USA on the road: i parchi dello Utah
Rocce rosse, gialle, rosa: il paesaggio dello Utah è diverso da qualsiasi cosa abbiate mai visto in vita vostra
Las Vegas, quando la vedi la mattina dopo, ti fa un effetto buffo. Tutto ciò che di notte ha perfettamente senso – tutto quel carosello iperilluminato, le fontane, le piramidi, le piume di struzzo, la Tour Eiffel, i cloni di Elvis – con le prime luci dell’alba acquista un non so che di grottesco e malinconico, come un luna park spento. Senza rimpianti e senza pensare “un giorno torneremo”, abbiamo lasciato la nostra suite in stile decadent-trash, ci siamo infilati in macchina e via, verso la polvere rossa dello Utah.
Zion National Park
Lo Zion è un profondo canyon scavato dal fiume Virgin, lungo 24 km per 800 mt di profondità. Il paesaggio ha i colori di una fiaba o di un cartone animato: giallo, rosa, rosso, verde.
Questo parco è area protetta dal 1919 e l’ingresso in auto costa $25 a veicolo (chi entra a piedi, servendosi poi delle navette gratuite per spostarsi all’interno del parco, paga $12 a persona). Noi purtroppo avevamo poche ore a disposizione e lo abbiamo solo attraversato in macchina, ma se si ha tempo ci sono bellissimi sentieri di trekking di fare a piedi ed è possibile pernottare in uno dei 3 camping o al lodge all’interno del parco, qui tutte le info.
Bryce Canyon
Gli hoodoos sono degli alti pinnacoli formati dall’erosione della roccia sul versante est del Paunsaugunt Plateau (altopiano). A me ricordano le torri che si fanno sulla battigia con la sabbia sottilissima bagnata lasciata scivolare tra le dita.
Il Bryce Canyon è una spettacolo incredibile, un anfiteatro di sculture naturali di colore rosso che al passaggio delle nuvole cambia di tono. Anche qui l’ingresso all’area protetta costa $25.
Lake Powell
Lasciato il Bryce Canyon ci siamo diretti a Page AZ, dove abbiamo pernottato in motel. La mattina dopo ci siamo svegliati prestissimo come sempre e siamo andati ad affacciarci su Lake Powell.
Anche qui, le rocce sono rosa e con la luce tenue del mattino l’atmosfera era magica. Poco lontana da noi c’era una ragazza che faceva il bagno con un grosso cane nero, non si sentiva altro suono che la sua voce sottile mentre giocava con lui. Il Lake Powell è un lago artificiale formato dal fiume Colorado (lo stesso che attraversa il Grand Canyon) nell’area del Glen Canyon. Una delle attività più particolari che si possono fare qui è l’houseboating, il soggiorno in barca sulle acque placide del lago. Noi, come sempre, eravamo on the road e non ci è spettata più di un’ora in questo luogo incantevole.
Antelope Canyon
Sia Lake Powell che l’Antelope Canyon si trovano in terra Navajo, nel Navajo Tribal Park. L’Antelope Canyon può essere visitato solo al seguito di una guida autorizzata. Sembra una grotta (o, come dicono i Navajo, una cattedrale) ma in realtà è aperta sulla sommità e la luce che trapela crea giochi spettacolari con il rosa della roccia.
Monument Valley
L’hai vista mille volte nei film western, nelle foto del National Geographic e sulle pagine patinate dei cataloghi di viaggio. La Monument Valley è uno dei luoghi più fotografati al mondo e la sorpresa è vedere che questo paesaggio è esattamente come te l’ha promesso tutta l’iconografia che lo riguarda: epico, semplicemente epico.
I Navajo, che gestiscono il parco, vivono in piccole comunità in tutta l’area.
L’ingresso al parco costa $5 a persona. La Monument Valley si gira per lo più in auto (è un’area vastissima) ma ci sono sentieri di trekking per chi ama camminare.
Se hai perso le puntate precedenti, le trovi qui. Prossima tappa? Grand Canyon!