La volontaria non riesce a credere a quello che stava vedendo.
"Mi hanno chiamato chiedendomi disperatamente aiuto. Mi sono precipitata sul posto e ho visto quel cane spaventato. Cercava disperatamente di proteggere qualcosa con il suo corpo, quando si è spostato e ho visto di cosa si trattava, non riuscivo a credere ai miei occhi."
“Mi chiamo Michelle e sono una volontaria del South Caroline, negli Usa. Giro spesso nelle strade della mia città per cercare se c’è qualche animale abbandonato da aiutare e scappo ad ogni chiamata di amici e conoscenti che mi chiedono aiuto. Voglio raccontarvi di un episodio che mi è successo poco tempo fa. Ero in giro per la città, come mio solito, quando un mio amico mi ha chiamato, dicendomi che sentiva un cane abbaiare disperatamente vicino la casa.
Mi dirigo subito da lui. Mi porta all’inizio di una foresta, con vicino poche case, vedo questo cane, stanchissimo, mi avvicino per portarlo con me al rifugio, dove li curiamo e li facciamo adottare. Il problema era che lui non voleva venire con me ma mi indirizzava all’interno del bosco.
Lo seguo per un po’ di strada e quello che vedo rimane scolpito nel mio cuore, una scena indimenticabile. Era una femminuccia. Lei abbaiava perché c’era un gattino appena nato che aveva bisogno di aiuto. Li ho presi entrambi e li ho portati con me per curarli e per far crescere il gattino, ma non mi ero accorta che nel cane era prevalso il suo istinto materno. Il gattino si attaccava ai suoi seni e lei lo allattava. Rimasi sconvolta. Non riuscivo a credere a quello che stavo vedendo.
Questo mi ha fatto capire che non esistono guerre tra cani e gatti, anzi nel momento del bisogno ci sono l’uno per l’altro. Ovviamente ora continuo a fare il mio lavoro con molta dedizione e passione, ma una scena del genere mi è impossibile da dimenticare. Non ce l’ho fatta a darli in adozioni perché sono troppo affezionati e non si possono dividere, ho deciso di adottarli io e portarli a casa con me.”