Il bambino di 3 anni, diceva ai suoi genitori, che la notte qualcuno entrava in camera e lo spaventava.
Il bambino di 3 anni, diceva ai suoi genitori, che la notte qualcuno entrava in camera e lo spaventava. Quando hanno capito cosa stava succedendo hanno cambiato nome e si sono trasferiti.
Quello che è successo ai protagonisti di questa storia, è stato così sconvolgente, che hanno cambiato i loro nomi e si sono trasferiti. Questa famiglia composta da una coppia e un figlio di 3 anni, era molto felice. Improvvisamente cominciarono a notare che il loro bambino era turbato quando si avvicinava la notte, e cominciava a piangere quando era ora di dormire.
Preoccupati per le reazioni del bambino, cercarono di fargli delle domande per capire cosa stesse accadendo.
Il piccolo diceva che durante la notte, qualcuno entrava nella sua stanza e gli parlava. I genitori non credevano al proprio figlio, sembrava la classica storia dei bambini che hanno paura del buio. Per tranquillizzarlo, gli dissero che gli adulti spesso inventavano storie di mostri per spaventare i bambini, ma che non sono reali. Cercarono anche di dirgli che poteva trattarsi di sogni, un incubo che gli era sembrato reale per un momento.
Nonostante tutte le parole, il piccolo non riusciva a dormire tranquillo e continuò a dire che la notte qualcuno veniva a parlargli, lo spaventava e non lo lasciava dormire. I genitori, quando nacque il piccolo, installarono delle telecamere di sicurezza. Alla fine decisero di controllare cosa accadeva, poteva trattarsi di qualche apparizione, o magari era una malattia cognitiva che affliggeva il figlio. Lasciarono tutto installato e misero a dormire il bambino.
Le telecamere permettevano loro di vedere senza essere visti e di sentire ogni cosa potesse succedere in quella camera. Convinti che avrebbero registrato solo il bambino che dormiva, andarono a letto. Durante la notte il piccolo ebbe un’altro attacco di paura. I genitori controllarono la registrazione e rimasero allibiti nel sentire delle voci in camera del figlio. Non sapevano di cosa si trattasse.
Corsero in camera per vedere se ci fosse qualcuno, ma non c’era nessun segno che qualcuno fosse stato lì. Poi, finalmente, riuscirono a capire l’origine della voce. Qualcuno era riuscito ad entrare nel loro sistema di sicurezza. Qualcuno che viveva molto vicino, doveva aver intercettato il segnale delle telecamere e riusciva non solo a vedere tutto ma anche a comunicare.
I genitori tolsero immediatamente tutte le telecamere, e smantellarono l’impianto di sicurezza. Qualcuno cercava di accedere alle immagini del bambino per motivi ignoti, e l’idea che poteva essere un vicino, li terrorizzava a tal punto, che hanno cambiato nome e si sono trasferiti.
Gli esperti di sicurezza informatica, dicono di avere molta cautela con quel tipo di tecnologia, specialmente quando hanno un accesso wireless. I genitori hanno deciso di raccontare la propria storia, per mettere in guardia altre famiglie, dai pericoli che possono sorgere da questi sistemi di sicurezza.