Perché lo segue, chi c’è sul furgone?

Billy è un meticcio di circa tre anni, è un cane molto libero, la sua famiglia non l’ha scelto, è stato lui a scegliere loro. Si è presentato alla loro porta quando era ancora cucciolo, aveva tanta fame e aveva il pelo tutto appiccicato dal fango per aver passato la notte sotto il temporale.

Quando Mauro uscì per andare al lavoro lo trovò sul tappeto davanti casa sua. Fece tardi quel giorno, lo raccolse e lo asciugò poi lo lasciò nelle mani amorevoli di sua moglie. Così è trascorso il tempo, con lui nelle campagne, con lui in città a fare spese, con lui davanti al fuoco nelle sere d’inverno.

Un giorno accade qualcosa di terribile, quelle cose che succedono senza un perché, Mauro ha una discussione con Claudemir, il suo confinante, la lite degenere e spunta una pistola, ecco finisce tutto in quell’attimo.

Arriva l’ambulanza, la polizia e la scientifica, chiamano il medico legale e il corpo viene caricato e portato via per gli esami. Billy corre, corre con tutte le sue forze, non vuole staccarsi da lui, forse pensa che può aiutarlo, magari con una coccola come ai vecchi tempi….

Le immagini spezzano il cuore, la macchina che li segue riprende la scena, è un vero pianto…Billy non lo vuole lasciare andare..

Billy non ha conosciuto una catena o una cuccia, non sa cosa sia un recinto, non è mai andato dal veterinario e ha mangiato sempre zuppa e carne. Mauro gli ha insegnato quanto sia bello dormire sulla poltrona, giocare al mattino sul lettone, fare colazione con i biscotti fatti in casa, sedersi al suo fianco in macchina per andare a fare compere.

Forse Mauro non sa quanto ha fatto per lui, la fedeltà di Billy, il dolore è tutto in questa straziante immagine. Oggi Billy aspetta ancora il suo papà, la moglie lo racconta piangendo “si mette alla finestra e guarda il vuoto, sul lettone non sale più, ma io non ho fretta aspetto!”