A Milano nasce Pseudostudio: cos’è?
Una nuova realtà nel cuore della Milano creativa, la parola ad una degli ideatori
In via Piacenza, zona Porta Romana, fulcro creativo della città meneghina, è appena nato uno spazio molto interessante per il mondo del fumetto italiano, una realtà nata dall’unione e dall’esperienza di un gruppo di autori che si propongono tutti insieme al pubblico con lo scopo di fare qualcosa per il fumetto, soprattutto in un momento così difficile per il mondo editoriale.
I soci fondatori sono ben 10, tra loro direttamente da Bonelli Fabiano Ambu e Sergio Gerasi, dal mondo Disney Stefania Fiorillo, Gianfranco Florio e Luca Usai, dal disegno erotico Alessandro Mazzetti, Eliana Scozzaro con i suoi racconti, l’autore di Don Camillo a fumetti e dello speciale per Enzo Jannacci Davide Barzi, Maurizio Forte con le sue illustrazioni firmate Warner, e Massimiliano Zazzi conosciuto per la sua attività in ComiXRevolution e nella Scuola del Fumetto di Bergamo.
Ho scelto di scambiare due chiacchiere con una delle due donne del gruppo, ecco cosa ci ha raccontato.
Ciao Stefania, andiamo subito al sodo: che cos’è Pseudostudio?
È uno spazio dove io e altri creativi, disegnatori, sceneggiatori, scrittori lavoriamo…
Come è nato questo gruppo di soci?
Dall’esigenza di unirci e dalla speranza che da questa unione potesse nascere qualcosa di più grande. Attualmente, al di là delle mostre e dei corsi che organizziamo insieme, ognuno continua a lavorare individualmente: chi per topolino, chi con la bonelli, chi con le commition, ma si spera che in futuro arrivino lavori che possano unire le varie competenze verso un unico obbiettivo comune.
Qual è lo scenario dei fumettisti nell’Italia di oggi?
Non è positivissimo, purtroppo…i bambini/ragazzi leggono poco i fumetti, soprattutto quelli italiani, hanno altre distrazioni…internet e console varie.
Quanto influisce il digitale?
Il digitale semplicemente velocizza il lavoro…ma bisogna comunque tener presente che il computer non risolve tutto. La leggenda che “oramai fa tutto il computer” è inesatta, il computer è un supporto, ma si continua a disegnare a mano, anche se con la tavoletta grafica o con la cintiq…
Tu lavori per Walt Disney, come sei giunta al re dei re del cartoon?
È sempre stato il mio sogno lavorare per loro, ho cominciato a disegnare ricreando i personaggi dei loro film d’animazione e volevo andare in America a lavorare per loro come animatrice per i lungometraggi animati… purtoppo non ci sono riuscita, ma mi ci sono avvicinata il più possibile;)
Ho sempre pensato che il fumetto avesse un taglio più maschile, venendo alla vostra inaugurazione ho scoperto un universo femminile che non avrei mai immaginato. Tu che ne sei un esponente, mi spieghi la dimensione “donna” di questo mondo bellissimo e vario?
Non ti saprei dire perché le donne siano così in minoranza in questo campo, purtroppo come in tutti i lavori si puo incappare in atti di maschilismo, ma fortunatamente la maggior parte delle volte qui conta ciò che sai fare e parla il tuo lavoro.
Progetti futuri della vostra neo-creazione (Pseudostudio, ovviamente!!)?
Mostre, corsi di fumetto, illustrazione, sceneggiatura e lavorare per far sì che Pseudostudio diventi uno spazio creativo in cui, attraverso l’unione e la collaborazione, si possano realizzare progetti piu grandi.
Lavorare da casa è un pò alienante e riduttivo, il confronto e il rapporto con gli altri fa bene alla mente e alla professione.
Buona fortuna Pseudostudio!!