Veniva adottato e poi riportato indietro. Una storia che si è ripetuta troppe volte…
Tutto ha avuto inizio nell’anno 2014, quando il protagonista di questa storia, un cagnolino di nome Gumby, è stato trovato abbandonato per la strada da un gruppo di volontari del Charleston Animal Society, un rifugio per animali bisognosi. Il veterinario, dopo la visita, ha presupposto che il cane era stato usato per la caccia e poi abbandonato quando considerato non più buono per tale scopo.
Gumby si è subito mostrato un cane molto dolce e affettuoso, socievole con chiunque provasse a instaurare un rapporto con lui. Infatti, i volontari erano molto ottimisti per la sua adozione. Non appena si rimise in forza, gli trovarono una famiglia amorevole, con cui avrebbe passato il resto della sua vita.
Ma fu proprio allora che iniziarono ad arrivare i problemi… il povero cagnolino venne adottato per 5 volte, ma ogni volta veniva rispedito al rifugio. La famiglia che più ha cercato di creare un rapporto con lui, è durata 6 giorni.
I volontari, dopo aver fatto delle domande agli adottati, scoprirono che Gumby fuggiva in continuazione, una volta aveva perfino rotto la porta posteriore di una delle sue case adottive. Scappava e tornava da solo al rifugio… con i volontari era il cane più dolce e socievole del mondo, mentre con tutte quelle famiglie era freddo e non permetteva loro nemmeno di toccarlo.
Non era mai fuggito dal rifugio, nemmeno tra un’adozione e un’altra ed era il cane più buono del mondo. Quindi, o gli adottanti mentivano, o Gumby aveva dei veri problemi di personalità!
Ma quello che i volontari non avevano capito, era che questo cagnolone aveva già deciso della vita! Lui voleva stare nel rifugio insieme a loro, non voleva nessun adottante, perché la sua famiglia l’aveva già trovata! Quando finalmente lo capirono, Gumby diventò la mascotte del rifugio.
E non è finita qui, scoprirono presto che aveva un dono prezioso. Gumby iniziò ad accogliere e sostenere tutti i cani bisognosi che i volontari raccoglievano per le strade e portavano nella struttura. Era come se diceva loro di non preoccuparsi, che adesso erano al sicuro e che presto sarebbero stati meglio. Offriva loro la sua amicizia e un motivo per lottare e per sperare. Grazie a lui, questi animali superavano i loro traumi e i volontari non potevano più fare a meno di lui.
Dopo qualche mese dalla decisione di tenere Gumby a vivere lì, scoprirono anche che il suo sangue era speciale, conteneva dei globuli bianchi che aiutavano i gattini a curare la malattia degli occhi. Iniziò a donare il suo sangue e a salvare queste piccole vite. Oggi Gumby è l’eroe della città, un amico, uno psicologo, un guaritore, una presenza a cui i volontari non rinuncerebbero per nulla al mondo.
Bravo cucciolone! Condividete la storia di questo eroe, presentiamo al mondo Gumby!