Roma: padre mostro ferma un Nigeriano: “ti faccio fare sesso con mia figlia ti va?” ma qualcosa va storto!
Alla fine,il Nigeriano è stato premiato con il permesso di soggiorno per motivi umanitari. Mai permesso è stato così bene accetto! La storia risale a poche settimane fa,ed i retroscena sono agghiaccianti. Ci troviamo a Roma, e Samson Mavis, 28 anni originario della Nigeria, viene fermato per strada da un uomo Italiano.
Quest’ultimo chiede al ragazzo se vuole fare sesso con sua figlia minorenne, promettendo all’uomo, che in cambio gli avrebbe dato anche del denaro. Mavis accettò l’appuntamento per poi recarsi subito a raccontare tutto alla polizia.
Raccontò loro di essere stato fermato per strada da un italiano che gli aveva proposto di fare sesso con una minorenne, promettendogli anche che lo avrebbe pagato. Quindi sono iniziati immediatamente i pedinamenti.
”Abbiamo visto giungere all’appuntamento un fuoristrada con a bordo un uomo e una ragazzina. Mavis è salito a bordo all’extracomunitario e gli è stato prospettato di avere un rapporto sessuale con la giovanissima e a quel punto lui ci ha avvisato con un sms.
” Subito dopo l’intervento della polizia, si appurò che la ragazzina, aveva appena quindici anni, e aveva gravi problemi di salute ed un evidente problema psichico. Dopo un approfondimento, sul computer e il cellulare dell’uomo, vennero ritrovati centinaia di filmati pedopornografici, e molti filmati che mostravano sua figlia fare sesso con degli estranei, filmati proprio dal padre della ragazzina. Purtroppo per lui, non sapeva di aver incontrato la persona sbagliata.
Questo splendido uomo di origini nigeriane, ex detective della polizia africana, cattolico praticante al quale vennero uccisi in patria entrambi i genitori: motivo della sua fuga in Italia. Per questo motivo Guido Marino, il questore di Roma, insieme alla dirigente Mariella Chiaromonte, ha firmato il permesso di soggiorno al ragazzo che non credeva ai propri occhi e ha cominciato a piangere.
Tutti noi siamo orgogliosi di averlo fra noi in Italia, anche se lui continuava a dire di aver fatto solo il suo dovere.