Power Pocket: energie alternative, che passione!
E se un paio di shorts ti desse la giusta carica?
Tecnologia e ambiente (ce ne parlava Sharon proprio qui): un binomio che si afferma sempre di più, grazie anche a un continuo lavoro di sperimentazione e ricerca. Lo sanno bene quelli di Vodafone che, insieme all’Università di Southampton, stanno studiando due metodi alternativi per ricaricare i propri dispositivi (in primis gli smarthpone) senza dover necessariamente ricorrere all’utilizzo della classica energia elettrica.
È nata così l’idea di Power Pocket: accessori in grado di ricaricare il tuo device utilizzando forme di energia alternativa. Il primo accessorio (quello a parer mio più rivoluzionario) sono gli shorts Power Pocket, dotati di una tasca speciale capace di dare la carica tramite energia cinetica che si crea con il semplice movimento di chi li indossa (lo fa grazie a uno speciale materiale inserito della tasca, capace di produrre carica in seguito al naturale schiacciamento che si produce con il movimento).
Non solo energia cinetica, però! Per i più pigri, ecco il sacco a pelo Power Pocket, che ricarica utilizzando l’energia termica del corpo appisolato al suo interno, grazie a un modulo termoelettrico capace di rilevare la temperatura dell’ospite.
Entrambi gli oggetti sarebbero in grado di garantire ore di carica al proprio smartphone (11h in stand by per il sacco a pelo, circa 4h per gli shorts). Ovviamente il progetto è in continua crescita, nella speranza che presto possa spadroneggiare in situazioni tipicamente estive (campeggio, concerti, festival all’aperto…) e – perché no? – tutto l’anno!
E tu cosa ne pensi? Ti senti pronta a passare a forme di energia differenti o senti di essere ancor legata alla cara vecchia presa della corrente?