Henrique Oliveira: arte in espansione
Forme in crescita che assorbono lo spettatore nel proprio spazio e invitano all'esplorazione
Difficile non rimanere colpiti dalle installazioni dell’artista brasiliano Henrique Oliveira. Forme organiche che sembrano crescere a dismisura e saturare l’ambiente coinvolgono, infatti, lo spettatore e lo assorbono all’interno del proprio spazio. Talvolta questa è una sensazione data dall’effetto avvolgente del colore ma spesso le installazioni sono veri e propri spazi tridimensionali praticabili che invitano lo spettatore all’esplorazione e alla scoperta attraverso percorsi sorprendenti.
Realizzate con scarti di legno e materiali vari che l’artista piega, assembla e colora, le enormi installazioni caricano l’ambiente di un’energia dinamica e per lo spettatore diventa impossibile misurare le forme, i contorni, individuare un inizio e una fine.
Le opere di Henrique Oliveira sembrano organismi naturali in espansione che lo stesso spazio architettonico fatica a contenere e può accadere che non ci riesca, come nel caso dell’installazione “Tapumes” alla VII Biennale do Mercosul in Brasile, dove enormi radici traboccano con forza dalle porte e dalle finestre di un’antica dimora.
Si è da pochi giorni conclusa l’esposizione “Baitogogo” a Parigi al Palais De Tokyo, per la quale l’artista ha trasformato gli elementi dell’architettura del museo come le travi, in un intrico di rami sinuosi che si attorcigliano l’un l’altro, coinvolgendo direttamente nell’opera lo stesso ambiente che la ospita.
È sempre forte l’impressione di trovarsi davanti a un qualche sconosciuto organismo, dotato di vita e in crescita continua e il confronto fra lo spettatore e il mistero di quell’esistenza lo trovo incredibilmente suggestivo.
Il prossimo appuntamento con l’arte di Henrique Oliveira è a Francoforte dal 2 ottobre a 5 gennaio, presso la mostra collettiva “Brasiliana” alla Schirn Kunsthalle.