Trovata abbandonata in mezzo al deserto, in condizioni orribili
Una cucciola di pit bull è stata abbandonata nel deserto in condizioni inimmaginabili. Non riusciva più nemmeno a camminare, non poteva sopravvivere ancora per molto e lei lo aveva capito, infatti si stava lasciando morire. La sua pelle era rovinata, aveva la rogna ed inoltre, gli insetti, a forza di morderla, le avevano avvelenato il sangue, non c’era molta speranza per lei….
Era disidratata e denutrita. Come provava ad alzarsi, le sue gambe cedevano e la facevano crollare a terra. Quando i soccorritori l’hanno trovata, non si faceva nemmeno prendere, non si fidava più degli umani. Tutti i volontari sono rimasti scioccati per le sue condizioni, non credevano che ce l’avrebbe fatta a sopravvivere. Quando l’hanno portata dal veterinario, lui stesso li ha informati che c’erano pochissime possibilità per salvarla. Tremava come una foglia, non riusciva nemmeno ad alzarsi, mentre guardava tutti per cercare di capire quello che le volessero farle. Non sapeva se volessero aiutarla o farle del male. Sembrava veramente impotente. Le diedero da mangiare, ma inizialmente aveva paura anche a toccare quel cibo. Il suo comportamento fece chiarezza sul suo passato, quella dolce cagnolina era stata picchiata. I volontari si resero conto di quanto fosse difficile ma decisero di non rinunciare, volevano salvarla a tutti i costi. Dentro quel corpicino malaticcio, c’era una vera guerriera. Grazie alle cure veterinarie e l’amore quotidiano di questi angeli, nel giro di sei settimane di lavoro, è riuscita ad alzarsi di nuovo e non solo a camminare, ma anche a correre. Erano tutti felici per lei, la sua nuova vita stava per arrivare, non poteva assolutamente mollare. Ha conosciuto anche altri amici a quattro zampe con cui poter giocare. Guardate come era:
Ora stanno facendo tutte i documenti per farla adottare.
Ma vogliono assicurarsi che sia vicino la clinica, per tenerla sempre sotto controllo!
Ringraziamo sempre questi volontari che aiutano questi poveri animali, sfortunati!
Condividete questa storia, ringraziamoli e onoriamo il loro operato!