Canapa legale in Italia: i progetti Canapabio e Marijaita
L'ANCI ci dà informazioni utili in merito a queste novità!
L’A.N.C.I., l’Associazione Nazionale Consumatori Italiani, ha dato il via a dei nuovi progetti per diffondere l’uso della canapa legale in Italia, come previsto dalla nuova normativa vigente nel nostro paese. Siete pronti a conoscere i progetti “Canapabio” e “Marijaita“? Dopo il successo della cannabas light in Svizzera (infiorescenze femminili di canapa che in realtà da decenni sono vendute in Italia), anche nel nostro paese è aumentata la richiesta di questo prodotto e sono diverse le aziende che lo trattano.
Cannabis legale in Italia, cosa dice la normativa? La legge numero 242 del 2 dicembre 2016 entrata in vigore il 14/01/2017 con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale non dà indicazioni specifiche, ma le infiorescenze di canapa già prima eravano vendute per fare tisane e oggi con questa legge si è fatto un po’ tutto più confusionario.
L’ANCI ha verificato che in Italia sono più di 800 i punti vendita fisici che vendono infiorescenze di canapa sativa, senza dimenticare i canali internet e social. Sono già centinaia di migliaia i consumatori che richiedono e usano questo prodotto. Quindi c’è bisogno di un’offerta e di una proposta che possa tranquillizzare e informare. Sono molte le persone preoccupate che i minori possano avere facilmente accesso a un prodotto non testato.
Visto che la normativa non è chiara, sono nati i progetti “Canapabio ” e “Marijaita”, che da un lato rispondono alla richiesta dei consumatori e dall’altro promuovono una coltivazione coltivazione sostenibile di canapa sativa italiana certificata (Canapabio) rendendo disponibile anche infiorescenze femminili (Marijaita) tracciate dal seme al raccolto.
“Per non farla morire una seconda volta la canapa dopo l’era del proibizionismo che ha di fatto segnato la fine della produzione di canapa in Europa crediamo che la coltivazione e la somministrazione delle infiorescenze di canapa vada declinata differentemente da come avviene oggi in Italia“, dicono dall’ANCI che ovviamente stigmatizza l’utilizzo improprio delle infiorescenze di canapa e di fumarle.
“Rispettiamo chi fa della diffusione delle infiorescenze di canapa un vessillo associandolo alla battaglia per la liberalizzazione della marijuana ma non lo condividiamo. Non condividiamo anche l’immissione sul mercato di infiorescenze di canapa che non siano tracciate in maniera veramente seria e compiuta esponendo di fatto i consumatori all’assunzione di sostanze non sicure. Crediamo che le infiorescenze debbano poter essere acquistate in maniera consapevole e necessario che il consumatore venga garantito avendo contezza di tutte le fasi produttive“.