Avevamo davvero bisogno di un’app per il consenso sessuale?
No, forse non ne avevamo bisogno!
Ormai sui nostri smartphone abbiamo app per ogni cosa, ma l’ultima che potrebbe arrivare presto anche in Italia ci lascia piuttosto interdetti. In tempi in cui si parla molto di molestie e violenze sessuali e di rapporti non consenzienti, con avvocati pronti a screditare le donne pur di difendere i loro assistiti rei di aver abusato delle povere vittime, l’azienda olandese LegalThings ha deciso di lanciare LegalFling, un’applicazione che consente di avere e firmare un consenso esplicito per fare l’amore… No, non ne avevamo bisogno.
In pratica l’applicazione scriverebbe nero su bianco, senza possibilità di modificare o cambiare le cose, un accordo legalmente vincolante con regole chiare e limiti. Un accordo da sottoscrivere, magari allegando anche foto e video. Ovviamente con l’app si può sia dare sia negare il proprio consenso al rapporto sessuale.
“LegalFling abbina automaticamente le preferenze sessuali, quindi sei immediatamente consapevole di ciò che il tuo flirt non apprezza e non acconsentirà, Spero che, lungo la strada, non ti serva. Ma nel caso, sentiti al sicuro sapendo che esiste un accordo legalmente vincolante. Qualsiasi violazione può essere trattata in modo rapido e privato”.
Come funziona l’app per il consenso sessuale? Per acconsentire e dire sì bisogna cliccare sul cuore, per non acconsentire e dire no bisogna utilizzare la croce. Tutto qui. Non si sa per quanto il consenso possa essere valido, se per poche ore o per anni, ma quel che emerge è che è un vero e proprio contratto, anche se la sua validità dipende da paese a paese.
Come se durante un caso di molestia o violenza sessuale potessimo fermare il nostro aggressore per fargli scrivere sull’app che no, lui non ha il nostro consenso…
No, non ci siamo proprio: serve sensibilizzare, educare, parlare, non nascondersi dietro tabù o false credenze. Non avevamo bisogno di un’app!