Muccino di nuovo sul set dopo l'ultimo flop: cosa ci aspetta?
Una produzione indipendente degna degli studios anni '70 con una sceneggiatura di livello e una cast tecnico e artistico stellare
L’esperienza americana di Gabriele Muccino continua, dopo i bellissimi La ricerca della felicità, Sette Anime e il flop Quello che so sull’amore, il regista italiano torna sul set per una storia, che a detta sua, ci emozionerà e convincerà. Dal prossimo aprile infatti inizierà a girare Fathers and daughters che vedrà nei ruoli di protagonisti Russell Crowe e Amanda Seyfried.
Con questo film Muccino intende ritornare a quel cinema che era tipico degli studios anni ’70 dove il pubblico si sente coinvolto dalla storia, riflette e si emoziona. I film di quel periodo (vedi Kramer contro Kramer ad esempio) erano attuali, lasciavano addosso a chi guardava delle sensazioni profonde, erano a medio budget e avevano un carattere indipendente, perché in quel periodo gli studios producevano storie, ma oggi il mercato è completamente cambiato, le loro produzioni rappresentano solo grandi campagne commerciali, motivo per cui i film drammatici non vengono più prodotti.
Ma torniamo a Fathers and Daugthers, pare che la sceneggiatura dell’esordiente Brad Desh sia una delle migliori degli ultimi anni.
Il film, oltre ad avere un cast di alto livello, è prodotto dall’indipendente Voltage, responsabile dell’Oscar per The Hurt Locker, e ha destato l’interesse del direttore della fotografia Don Burgess, che ha lavorato a tutti i film di Robert Zemeckis e del famoso compositore Hans Zimmer (Oscar per The Lion King), che hanno espresso il desiderio di lavorare con Muccino.
Russell e Amanda sono padre e figlia, il film è ambientato in due epoche diverse che si svilupperanno parallelamente per tutto il corso del film. Da una parte l’epoca in cui Amanda ha 5 anni e subisce il trauma della perdita della mamma in un grave incidente d’auto da cui anche il padre resta molto disturbato, e l’altra in cui la ragazza ha 25 anni e vive a New York.
Il padre, seppur sia uno scrittore famoso con due premi Pulitzer alle spalle, ha allevato la figlia con grande sforzo, lottando contro gli zii che gliela volevano togliere. Assisteremo al percorso umano di questo personaggio che combatte con l’epilessia e tutti gli effetti post-traumatici dovuti all’incidente, e quello parallelo della figlia, anche lei segnata per tutta la vita.
Il padre diventa incapace di amare per paura della perdita della persona che ama, il titolo del film è legato al libro che il padre scriverà poco prima di ammalarsi seriamente e morire, una sorta testimonianza del suo amore per la figlia.
Come ha raccontato lo stesso Muccino la scelta di Russel Crowe non poteva essere più azzeccata, in effetti l’interpretazione da Oscar dell’uomo con problemi mentali in A beautiful mind la dice lunga.
Di sicuro in quest’ultima produzione non ci sarà spazio per le banalità, è una storia forte ed intima al tempo stesso, dal forte carattere emotivo e sentimentale, nella sua forma più profonda e viscerale, aspettiamo solo di vederla prossimamente!!