Cuba: 5 cose da fare a L’Avana
Per chi ha deciso di fuggire di passare il Natale ai Caraibi, per chi sta progettando il suo prossimo viaggio del 2014 o per chi semplicemente ha voglia, attraverso queste righe di viaggiare un po’ con la mente.
5 consigli, 5 cose da fare a L’Avana per conoscerla davvero.
Amo raccontare i viaggi che faccio in prima persona, quello che vivo, ciò che sperimento quando metto piede in un paese nuovo. E proprio per questo vi parlerò di 5 cose che secondo me vale la pena provare se davvero volete conoscere questa meravigliosa isola e la sua gente.
Attraversare L’Avana con la UAUA
Volete davvero conoscere Cuba e capire come vivono i cubani? I loro tempi, le loro abitudini, le loro possibilità. Prendete la Uaua e ne avrete un assaggio.
La Uaua è quello che noi comunemente chiamiamo autobus. Così denominati in gergo, sono i loro quotidiani mezzi di trasporto. Costano pochissimo, da che io ricordi pochi pesos cubani (la moneda nacional), sono affollatissimi, molto folcloristici e con la musica a tutto andare.
Non troverete gli orari di transito, a Cuba questa cosa proprio non esiste, vi può capitare di attendere anche più di un’ora e per loro è assolutamente fisiologico.
Ma ne vale la pena, è un’esperienza che almeno una volta durante la vostra visita a Cuba dovete fare.
E mi raccomando, fate sempre attenzione alle cose che portate addosso. Non si può mai sapere.
Un giro di corsa con l’Almendrón
Non vi piace l’idea di dell’autobus super affollato? Prendete un taxi, ma che sia un taxi particular; cercando di non farvi vedere.
Gli Almendrón, letteralmente grossa “mandorla”, sono così chiamati per via della loro forma. Sono delle grosse macchine d’epoca, come quasi tutte quelle che girano a Cuba, vecchie, ridotte un po’ male che svolgono la funzione di taxi collettivi.
Questi taxi non sono destinati ai turisti, sono quelli che usano i cubani, infatti anche questi costano pochissimo: circa 10 pesos, più o meno 30 centesimi di euro.
Ma se fate attenzione a non farmi vedere dalla polizia locale, saltateci a bordo e fatevi portare a destinazione. Di solito lasciano i turisti in strade più periferiche ma comunque vicino a posti centrali come piazze o vie principali.
Dissetatevi con un bel Guarapo
Dimenticate per un attimo il mojito, fermatevi in un cafè o ristorante e fatevi portare un bel guarapo.
Puro succo di canna da zucchero spremuto al momento facendo passare l’intera canna da zucchero dentro una macchina chiamata trapiche.
Non sono altro che una serie di morse a forma di ruotano che girano e schiacciano la canna facendo uscire una quantità di succo incredibile!
Spesso agli stranieri viene servito con un po’ di lime spremuto per attenuare il suo sapore dolce; io devo dire che non lo ho trovato così dolce come invece mi aspettavo.
È una vera botta di salute; perfetto per recuperare le energie in poco tempo soprattutto se vi trovate a Cuba nei caldissimi mesi estivi.
E se ve lo fate servire con il ghiaccio accertatevi sempre che sia prodotto da acqua in bottiglia.
Langosta per tutti
C’è un posticino dietro Plaza de la Catedral, un ristorante con pochi coperti. Si chiama Dona Eutinia e prepara una langosta varadero da leccarsi i baffi.
La langosta, ovvero aragosta, varadero è un tipico piatto della cucina creola. Cucinata con pomodoro e peperoni piccoli dolci viene sempre accompagnata da riso, avocado e platano fritto.
I prezzi sono assolutamente bassi; tutto questo per 10 CUC, ovvero 10 dollari; meno di 8 euro.
Devo dire che nei giorni in cui sono stata a L’Avana è stato un punto di riferimento per molti dei nostri pasti.
Vivete L’Avana!
Perdetevi tra le strade de l’Habana Vieja, fiondatevi dentro i locali in cui sentite suonare musica dal vivo, parlate con i cubani, mangiate nelle loro case, spulciate le bancarelle dei mercati di Calle Obispo, intrattenetevi con gli artisti di strada.
Non abbiate paura, non c’è modo migliore di vivere un viaggio se non quello di interagire con gli abitanti del posto.
E devo dire che Cuba, e i cubani, mi hanno lasciato un meraviglioso ricordo che ancora genera un po’ di nostalgia in me; e che sono certa sarebbe venuto a mancare se non avessi avuto la grande fortuna di vivere Cuba proprio insieme a loro.