Mamma non poteva sorridere alla sua bambina
“Era una sera come tutte le altre, io e la mia compagna Jocelyn York, eravamo a cena a casa. Era a trentotto settimane di gravidanza, quindi era molto stanca. Infatti durante la cena, mi disse che non riusciva a masticare bene e che si sentiva a pezzi. Per questo è andata a letto, credendo che il giorno dopo tutto sarebbe tornato alla normalità.
La mattina seguente, si è alzata e mi ha detto che sentiva metà della sua faccia congelata e non riusciva a capire il perché. Io l’ho guardata ma le ho detto solamente di andarsi a guardare allo specchio. Non sapevo come dirle quello che aveva. Credevamo fosse un ictus, infatti siamo andate di corsa in ospedale. Avevamo molta paura. Li i medici, hanno fatto duemila controlli. Alla fine, ci hanno detto che non era quello che credevamo noi, ma lo sfogo di Sant’Antonio, che sarebbe un’infezione causata dalla riattivazione del virus della varicella e che portava alla paralisi facciale.
Era molto triste, perché dopo due settimane, il quattordici di agosto, è nata Ida, era in ottima salute. Ma Jocelyn, non poteva ne sorriderle, ne farle capire che era felice. I dottori, le hanno fatto mettere una benda all’occhio per tre mesi e in più le hanno dato una cura con antibiotici. Ma i risultati li abbiamo visti solamente dopo cinque mesi. Era felice che Ida fosse nata, ma era anche molto triste perché credeva che non le avrebbe mai potuto sorridere..
Inoltre, il suo viso le ha creato molti problemi quando usciva di casa. Perché ogni volta che incontrava qualcuno non poteva sorridere per salutarlo e aveva molta paura di passare per maleducata.
Finalmente ad ottobre, sono arrivati i miglioramenti.
Ora e felice, perché può sorridere con la bocca chiusa e si sente molto più a suo agio!”
Vederla così è stato molto duro, ma oggi siamo una famiglia meravigliosa!”