Come sopravvivere al Natale Nerd
Come gestire il giorno di Natale e sopravvivere ai videogiocatori, grandi e piccini, che avete in casa? Affrontare la giornata per fasi. Eccovi un manuale di sopravvivenza!
Il Natale arriva tra 5 giorni. Tese?
Nelle scorse settimane abbiamo parlato di come comprare il videogioco giusto per i vostri bambini o bambinoni, nel caso in cui voi abbiate figli o fidanzati, e prima o poi con questi videogames ci dovranno pur giocare, no? Partite dal presupposto che alla faccia di pranzi, parenti e messe di Natale loro lo faranno, anche se glielo proibirete.
Come contenere il disastro ed evitare che voi usciate pazze? Affrontare la giornata a fasi, scandendola con la sveglia e i pasti, e per illustrarvi la tabella di marcia immaginiamoci lo scenario peggiore: l’acquisto di console più un gioco.
La mattina
Se avete un figlio… Probabilmente alle sei sarete già sveglie. Se gli avete comprato un gioco allora siete in una botte di ferro, ma se gli avete comprato anche una console allora dovrete tutelarvi. Per quanto sia una gioia vedere la sorpresa sul volto dei propri figli, le console sono oggetti delicati, anche se dal peso non si direbbe, e attaccare tutti i fili, l’installazione, aggiornamenti eccetera sono procedure lunghissime e parecchio noiosette. Quindi il consiglio che vi do è di mandare la creatura a letto verso le otto e mezza della vigilia e cominciare a preparare la postazione di gioco la sera, in modo che lui si svegli la mattina con già tutto fatto, pronto per giocare; a quel punto potrete recuperare quelle tre / quattro ore di sonno che avete speso per la preparazione… sperando che qualcuno pensi al pranzo.
Se avete un fidanzato… Come per i bambini vale lo stesso: se gli avete regalato un gioco ok, se gli avete regalato la console attenzione, e con il gamer adulto dovete fare esattamente l’inverso. Non incartatela nemmeno, fingete di dover fare pipì alle quattro di notte e mettetela sotto l’albero a tradimento (anche se ovviamente lui sa già che gliela regalerete). Non toccate assolutamente nulla: non preparategli lo spazio sul mobile e non tiratela fuori dalla scatola perché per il gamer l’“unboxing” (“tirare fuori dalla scatola”) è sacro e le fasi della preparazione sono puro godimento. Magari scattategli qualche foto, così potrà ricordare quel magico momento, oppure potrete usare le suddette foto come prove per dimostrargli la sua immaturità nel caso di litigio futuro, nel dubbio non si sa mai.
Il pranzo
Se avete un figlio… Tutto il lavoro fatto di notte vi avrà fatto recuperare un sacco di tempo perché gli avrete dato modo di sfogarsi per bene la mattina e quindi potrete esigere dal pargolo un comportamento consono alla tavola. Se nonostante questo ci fossero però strilli e capricci io me ne chiamo fuori perché qui si esaurisce il mio campo di competenza, per quello dovrete rivolgervi a Tata Lucia… o ad un esorcista.
Se avete un fidanzato… Nonostante il gamer non stia nella pelle all’idea di giocare con la sua nuova console non è più un bambino e per questo la sveglia sarà suonata circa alle dieci. Questo comporta che le procedure d’installazione sono iniziate tardi ma e se siete fortunate, e io ve lo auguro, per quando inizieranno ad arrivare i parenti la console sarà aggiornata e pronta all’uso… ma lui non ci avrà ancora giocato. Purtroppo dovrete quindi sopportare il suo atteggiamento svampito e l’occhio vacuo sempre puntato sulla console, intervallato da momenti altalenati tra collera e depressione: avrete a che fare con un uomo bipolare tramutatosi in bambino di cinque anni. Con i parenti giustificate il suo atteggiamento con la scusa dello stress lavorativo.
La cena
Se avete un figlio… Mi ricordo che da bambina alla cena talvolta manco ci arrivavo: passavo il pomeriggio di Natale a saltellare da un gioco all’altro con la stessa velocità di un colibrì sotto anfetamine e alle otto ero addormentata sul divano già da una buona oretta e mezza perché giocavo così tanto da stancarmi… E poi, ricordiamocelo, probabilmente è dalle sei che siete tutti svegli. Quindi non vi resta che nutrire i membri rimasti svegli della famiglia e andare a letto. Domani probabilmente si comincia di nuovo presto.
Se avete un fidanzato… da persona adulta avrà dovuto fronteggiare tutte le incombenze del post pranzo che, se per i bambini non esiste, per i grandi è costituito da caffè, ammazzacaffè, chiacchere e simili riti sociali: ma appena tutti saranno svaniti mentre voi state ancora pronunciando le parole “allora amore, adesso siamo da soli…” lui sarà già in mutande sul divano a giocare. Lo so che voi magari avreste voglia di finire di sbrigare i lavori insieme (se avete avuto gente a pranzo) o di passare un po’ di tempo da piccioncini, ma scordatevelo. Se lo amate veramente lasciategli questo momento perché se l’è meritato: se credete veramente nello spirito natalizio potreste provare a condividere questo momento con lui e affiancarvi durante una sua partita… ma se sentite le parole “Call of Duty” e “camper” fuggite, sciocche! (se avete capito le ultime sette parole siete dei nerd irrecuperabili, sappiatelo.)
Conclusioni personali.
Primo. Quest’anno non solo passerò il Natale come sempre all’insegna dei videogiochi, ma per la prima volta dopo anni lo passerò anche con un compagno che condivide la mia stessa passione, e probabilmente messi insieme siamo anche peggio degli scenari che vi ho dipinto!
Secondo. Sono contenta di non avere figli ma solo gatti.
FA LA LA LA LA LA LA LA LA.
Passate un buon Natale Fanciulle, vi auguro buone feste ed un felice anno nuovo, si spera più nerd di quello passato… se è possibile!