Credevano fosse solo un livido, ma poi si resero conto del loro errore
La protagonista di questa storia è una mamma di nome Rebecca, che si è ritrovata a vivere una gravidanza, purtroppo, a rischio. Poiché aveva un eccesso di liquido, i medici hanno deciso di anticipare il travaglio. Ma fino a mezzo’ora dopo la nascita, nessuno aveva notato cosa avesse che non andava la piccola Matilda.
Aveva una grande ed estesa macchia blu, sul viso e su un lato del suo corpicino. La prima cosa a cui i medici pensarono, fu un livido, ma poi scoprirono la verità e realizzarono il loro errore. Quella era una gigante e particolare voglia! Dopo due settimane dalla sua nascita, alla bambina è stata diagnosticata la sindrome di Sturge Weber, una rara malattia neurologica della pelle che causa anche paralisi, difficoltà di apprendimento e convulsioni. Purtroppo i segni della malattia cominciarono ad apparire e a peggiorare, la piccola Matilda fu trasferita ad un ospedale in Inghilterra. Qui scoprirono che la bambina aveva due buchi al cuore, doveva essere urgentemente operata. La sua mamma e il suo papà, si domandavano se avrebbero rivisto la sua bambina e Matilda diede loro subito una risposta. Questa guerriera non smise mai di combattere e superò, senza complicazioni, l’intervento. Adesso sarà sottoposta ad un trattamento laser, che servirà a rimuovere quella voglia. I medici hanno affermato che potrebbero volerci anche più di quindici anni, prima che scompaia del tutto. Dovrà continuare fare una seduta ogni due mesi, dopo la quale il suo viso si presenta arrossato e macchiato. Oggi la voglia, gradualmente, sta scomparendo.
Moltissime persone hanno criticato questi due genitori, perché stanno rimuovendo, attraverso il laser, la voglia della piccola, invece di permetterle di essere se stessa e di accettarsi per quello che è.
Ma Matilda, nonostante queste dolorose sedute, è una bambina solare e felice.
Le persone si fermano a fissarla, ma un giorno non lo faranno più. Loro vogliono solo che abbia una vita normale.
Matilda purtroppo, non riesce a camminare da sola, si muove con una sedia a rotelle, ma i suoi genitori non l’abbandonano mai.