Una mamma al volante: cinque sfumature di mamme alla guida
Il traffico, si sa, è una giungla e nella giungla si incontrano diversi esemplari di mammifero
La mamma “Mamma”
Se sei per strada la mattina intorno alle 8, hai il 100% di probabilità di imbatterti in questa tipologia di mamma alla guida. Se l’affianchi al semaforo, la riconosci subito: guida praticamente abbracciata al volante, ha un’acconciatura creativa di quelle che si fanno con una pinza senza guardarsi allo specchio, una sfumatura violacea sotto gli occhi, indossa i pantaloni della tuta e il sopra del pigiama coperto dal giaccone, sta accompagnando i figli all’asilo e pensando alle 12 lavatrici che deve fare quando rientra a casa.
La sua auto.
È una monovolume mai passata sotto i rulli dell’autolavaggio con scritto “Lavami” col dito sul lunotto posteriore. I finestrini posteriori sono coperti dai parasole di Hello Kitty e di Winnie Pooh, i sedili sono ricoperti di peluches spelacchiati e merendine smangiucchiate, l’andatura costante a 30km/h è spiegata dall’adesivo “Bimbo a bordo” messo a monito di chi, come te, la incalza frenando nervosamente a 2 cm dalla sua targa.
Cosa c’è nel suo portabagagli.
La mamma “Mamma” fa la spesa al discount e compra solo pacchi-famiglia: 36 rotoli di carta igienica, confezione di latte da 3 litri, pacchi di biscotti da 2 chili, detersivo formato jumbo, pasta prendi-3-e-paghi 2. Ha una tessera per ogni supermercato della città, i coupon sono la sua passione irrinunciabile, la scheda punti il suo vizietto segreto.
La Mamma Ricca
Se la mamma “Mamma” si aggira per le strade al mattino presto, la Mamma Ricca riesce a non farsi vedere da nessuno prima di metà mattinata, dopo l’appuntamento quotidiano dal parrucchiere. La Mamma Ricca indossa occhiali da sole dalle 9 alle 18, le sue unghie perfettamente smaltate di rosso affondano nel rivestimento in pelle del volante, dal suo tubo di scappamento escono effluvi di Chanel n.5. Ti sembra che stia parlando da sola? Ma no, sotto i capelli cotonati ha un bluetooth infilzato nell’orecchio che le permette di conversare con il suo Life Coach mentre ignora il semaforo rosso e per poco non ti manda a schiantarti.
La sua auto
È un SUV, naturalmente, e proprio adesso la Mamma Ricca la sta parcheggiando sul marciapiede. È scintillante e profumata, impeccabile… solo i tappetini sono un po’ rovinati, colpa del tacco 12. La Mamma Ricca ama sfrecciare e farti mangiare la sua polvere, guarda sempre nello specchietto di destra perché è da quel lato che la vedrai superarti (e non fissare il brillocco al suo anulare sinistro, i suoi riflessi possono accecarti mentre sei al volante!)
Cosa c’è nel suo portabagagli
Il tappetino per il Pilates e una shopper con la spesa: due buste di insalata, una Coca Cola Zero e un sacchetto di mandorle sgusciate. Il suo pranzo. A quello dei bambini ci pensa la tata.
La Mamma Equosolidale
Anche lei si riconosce da un dettaglio inequivocabile: l’acchiappasogni che pende dallo specchietto retrovisore. Ha lunghi capelli raccolti in una treccia volutamente spettinata, è contraria alla tintura e ostenta con orgoglio il suo colore sale e pepe. Indossa un poncho in lana peruviana, identico a quello che indossa il suo bambino nel sediolino per l’inverno, mentre per l’estate soltanto abiti di cotone puro rigorosamente larghi.
La mamma equosolidale fa attraversare tutti, anche se non solo sulle strisce.
La sua auto:
È di seconda mano – la mamma equosolidale dice no agli sprechi e al consumismo, sì al riciclo e ri-uso. Spegne l’auto a ogni semaforo approfittandone per intessere rapporti culturali con i lavavetri di turno (ma è fumata nera ogni volta che la riaccende)
Cosa c’è nel suo portabagagli:
Una tenda da campeggio – non si sa mai, una tovaglia da pic nic e la sua spesa da mamma equosolidale vegetariana biologica e macrobiotica. Farmacia? Neanche a parlarne: solo erboristeria e rimedi omeopatici, per lei e per i suoi bambini.
La Mamma Tamarra
Anche se tiene i finestrini chiusi, senti distintamente note di Groove battere contro i vetri. Lei al volante tiene il tempo con la testa e tamburella sul volante con le sue unghie finte di colori fosforescenti. Ha un colorito da cubana che finisce alla mascella e indossa solo capi a stampa animalier. Ad ogni semaforo si fa un selfie e lo spara su Facebook.
La sua auto
Usa quella del suocero ma se l’è personalizzata con coperture zebrate e tappetini leopardati. Al volante la mamma tamarra dà il meglio di sé: corna e turpiloquio sono il suo marchio di fabbrica. Se ci sono i figli i macchina, l’insulto te lo mima.
Cosa c’è nel suo portabagagli
Le scarpe e il tubino pitonato con gli strass per il latino-americano del giovedì sera. Le sue buste della spesa sono piene di tutto ciò che le linee guida del Ministero della Saluta sconsigliano per la dieta dei bambini: merendine, cibi precotti e bibite gassate da 150 calorie per ml.
La Mamma Pianificatrice
La riconosci da un dettaglio: ha un planning settimanale incollato al cruscotto: il nuoto, la lezione di flauto e quella di inglese dei bambine, riunioni, palestra, bollette che scadono, sesso col marito il sabato (quest’ultima voce è scritta in codice).
La sua auto
È una city car con gli spazi ottimizzati, niente fuori posto. La Mamma Pianificatrice ha un rapporto simbiotico con il navigatore, calcola il percorso più breve, è la maga del dribbling nel traffico e parcheggia in 2 mosse. Se attraversi sulle strisce si ferma e ti lascia passare, se non sei sulle strisce si attacca al clacson e urla cose irripetibili. Ama il rispetto delle regole, lei.
Cosa c’è nel suo portabagagli
Borse per la spesa, rigorosamente termiche perché dovranno restare in macchina tutto il giorno (da planning, la spesa si fa alle 8 del mattino, quando c’è più scelta di verdura fresca).