Kempart Loft, il riuso tecnologico di un dismesso industriale
Da un panificio industriale dismesso ad una residenza super tecnologica. Kempart Loft
Il progetto Kempart loft a Liegi, nasce dall’ incontro tra l’architettura di Daniel Dethier e un cliente curioso, appassionato di meccanica e tecnologia.
Il risultato progettuale dimostra come gli spazi industriali possano essere trasformati in residenze senza essere vincolati a stereotipi.
Un ex-panificio industriale abbandonato è così diventato la residenza di una coppia senza figli.
Al di là dei requisiti tecnici di base, il concept progettuale è stato incentrato principalmente sul layout spaziale e funzionale.
L’immobile non presentava alcun valore storico da preservare per cui lo spazio esistente è stato sventrato il più possibile, rimuovendo i tiranti delle capriate e rafforzando le travi con piastre metalliche fissate sulla trave di colmo.
154 mq di open-space sono stati organizzati intorno a un elemento container, che involucra le zone di servizio: due bagni, ripostiglio e impianti di riscaldamento e ventilazione.
Questo fulcro d’alluminio si ispira all’estetica dei caravan americani, gli Airstream trailer.
I colori utilizzati per i bagni sono stati pensati dall’artista Jean Glibert.
Questi cromatismi sottolineano la pelle in alluminio spazzolato dell’unità centrale ed enfatizzano il bianco diffuso nel loft rafforzato da arredi high-tech.
“Siamo stati fortunati ad avere un cliente così” – afferma il progettista – “perché ci ha permesso di concretizzare la nostra ricerca sulla reinterpretazione del loft e di integrarvi un oggetto architettonico tecnicamente avanzato. Uscire dallo stereotipo del loft contemporaneo puntando su scelte estetiche forti combinate con finiture all’avanguardia è stato più difficile che mai in questo caso”.