Spariranno le monete da 1 e 2 centesimi
Non tutti lo sanno, ma dal primo Gennaio di quest’anno, le monetine di rame da 1 e 2 centesimi non saranno più in produzione. L’emendamento Boccadutri quindi, cancella per sempre le fastidiosissime monetine a cui nessuno dava più importanza. Monetine che adesso invece, diventano quasi fondamentali, e vi spieghiamo il perchè.
Quello che è stato definito dalla legge è abbastanza chiaro. In mancanza delle monetine da 1 e 2 centesimi, i pagamenti dovranno essere arrotondati o in eccesso o in difetto, al multiplo dei 5 centesimi. Per farla breve, se il prezzo è di 5,47 centesimi, diventa in automatico 5,50, al contrario invece, 5,42 diventa 5,40. Anche se forse sarebbe più corretto utilizzare il condizionale. Come anticipato dalle associazioni dei consumatori, le leggi per gli arrotondamenti sono spesso bypassate da commercianti ed esercenti che prendono la palla al balzo per effettuare dei rincari. Una indagine del settimanale “Donna Moderna”, esercitata tra Como e Lecco, dopo molte segnalazioni da parte dei lettori, hanno evidenziato come 6 punti vendita su sei, evitano gli arrotondamenti, o al limite, li applicano a proprio vantaggio. Certo la zona è ristretta, ma le segnalazioni sembrano andare di pari passo con le lamentele che si leggono sui social.
Nonostante il decreto Boccadutri sia molto chiaro, i commercianti, che non sono molto contenti delle nuove disposizioni, si appellano alle molteplici incongruenze del decreto.
Secondo una normativa europea gli arrotondamenti dovrebbero avvenire su base volontaria.
Il codice del consumo, inoltre, vieterebbe il pagamento di un prezzo differente da quello esposto e
non si potrebbero applicare trattamenti differenti tra i clienti che pagano in contanti e quelli che usano bancomat e carta di credito.
Per i commercianti che non si adeguano comunque, non sono previste (per il momento) sanzioni di nessun genere, e questo mette il punto alla questione.