Ecco alcune foto molto rare del vero Hachiko
Il mondo in cui viviamo oggi è un mondo di tempi frenetici e amicizie che durano un lampo e poi scompaiono. Le persone vanno e vengono dalla nostra vita e tutto finisce in un vortice di parole pronunciate e volti dimenticati. Questo è ciò che rende ancora più facile apprezzare quelle amicizie che durano nel tempo.
Forse sono difficili da trovare in un essere umano, ma ci sono animali come i cani che sono dotati di un amore che non conosce limiti. Ecco perché con ammirazione credo valga la pena ricordare Hachi, il cui amore per il suo umano non aveva limiti. Questa è la storia di Hachiko. Nel 1925, il professor Ueno Elizaburo si recava alla stazione ogni giorno per raggiungere il suo posto di lavoro nell’ Università di Tokyo.
Il suo cane Hachi lo accompagnava ogni giorno alla stazione. Naturalmente, non poteva andare con il professore, ma ogni giorno alle 5:00, quando l’insegnante tornava alla stazione, Hachiko lo attendeva fedelmente all’ingresso, sotto la pioggia e sotto il sole. Il 21 maggio dello stesso anno, il professor Ueno morì di infarto mentre era al lavoro. Quel giorno Hachiko era alla stazione, in attesa che il suo umano tornasse.
Aspettò e aspettò…ma non rivide mai più il suo amato professore. Ogni giorno, per quasi 10 anni, Hachiko è andato alla stazione. Alle 5:00 si sedeva nello stesso posto in cui attendeva il professore e aspettava fino alla chiusura della stazione. Il capostazione e altri addetti che conoscevano il professore, e le abitudini di Hachiko, capirono cosa stava facendo il cane e lo nutrivano dandogli anche riparo. Ben presto la voce di questo fedele cane si diffuse.
Quando la moglie del defunto professore si trasferì, Hachiko scappò, il suo posto era alla stazione ad aspettare il suo amato umano per sempre. Ed è così che morì il 7 marzo 1934, si addormentò nel posto dove attendeva il professore e non si svegliò più.
La cultura giapponese si concentra sulla famiglia e sulla lealtà. Hachiko è stato visto come un esempio di ciò a cui gli esseri umani dovrebbero aspirare. La morte di Hachiko fece scalpore in Giappone a livello nazionale e quel giorno fu dichiarato giorno di lutto.
E’ stata fatta una statua che ritrae il fedele cane, ed è stata eretta nel luogo in cui Hachiko aveva aspettato tutti questi anni. Il corpo di Hachiko è stato imbalsamato ed è esposto nel Museo Nazionale del Giappone.