L’inferno della famiglia Dodd
Per un genitore perdere un figlio è la cosa più brutta che gli possa mai capitare. Soprattutto quando capita per colpa di persone che credevi in grado di riuscire a badare ad un bambino. Persone che si dicono competenti nel loro lavoro e poi in realtà non lo sono.
Questo è capitato nel 2015 ad Ali e Derek Dodd, dopo che hanno lasciato il loro figlio di undici settimane ad un asilo nido. La donna, poco dopo aver messo alla luce il suo bambino, Shepard, voleva tornare a lavoro, perché avevano delle spese da pagare. Insieme al marito, così hanno deciso di contattare una signora che faceva l’asilo nido a domicilio, credendo che fosse raccomandabile. Così il sei aprile è iniziato il loro inferno, dopo aver lasciato il loro bambino dalla signora, dopo precisamente la sesta volta. Improvvisamente, il telefono di Ali squillò. Era quella donna, che spaventata le disse:“Vieni qui veloce. Non so cosa sia successo. L’ho messo giù per un pisolino e quando sono tornata per controllarlo, era blu.” Purtroppo per Shepard non c’è stato nulla da fare. Ma la cosa ancora più grave da scoprire per la coppia era un’altra, la morte del loro figlio si poteva tranquillamente evitare. Secondo Us Weekly la signora ha fatto addormentare il bambino in un seggiolino per auto. Ma la sua testa era caduta sul petto mentre dormiva e visto che nessuno l’ha sollevata al suo cervello è mancata l’aria. E’ volato in cielo a causa dell’asfissia posizionale.
La cosa brutta è che le forze dell’ordine avevano già avuto molte lamentele per questo asilo a domicilio. Ma nessuno è mai andato avanti. Ora invece, Derek e Ali, stanno facendo di tutto per fare giustizia. Gli ultimi tre anni della loro vita sono stati spesi per onorare il loro bambino.
Secondo i giudici l’asilo non è responsabile della morte di Shepard, per questo il caso è ancora aperto. La speranza di questa coppia è che nessuna famiglia debba mai passare quello che loro hanno vissuto. Hanno formato un’associazione chiamata Shepard’s Watch per la sicurezza dei bambini negli asili.
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