Mantova in due giorni: cosa vedere e cosa mangiare
Se avete in programma un week end nella città dei Gonzaga, ecco qualche indicazione sulle attrattive che dovete assolutamente vedere
Dire Mantova e dire Gonzaga è quasi la stessa cosa, perché questo piccolo e incantevole capoluogo lombardo ha raggiunto il suo massimo splendore, tutt’ora immutato, durante la lunghissima dominazione della signoria dei Gonzaga (1328-1707).
Piccola, curata, accogliente, tranquilla, affascinante e immersa nel verde, Mantova è il posto ideale per trascorrere un week end capace di combinare cultura, relax, divertimento e buon cibo.
La domanda a questo punto sorge spontanea: cosa vedere durante un week end mantovano?
Premessa: Mantova è piccola, a misura di pedone e di ciclista, ed è corredata da numerose piste ciclabili che ne segnano il perimetro esterno, costeggiando i laghi che la circondano, quindi spostarvi all’interno della città non sarà un problema, dovrete solo scegliere il mezzo di locomozione che preferite: le vostre gambe o le due ruote.
Addentratevi nel cuore di Mantova, raggiungete Piazza Sordello e poi lasciatevi guidare alla scoperta della città dentro la città, cioè il Palazzo Ducale. Questo grandioso complesso architettonico fu per molti anni la residenza dei Gonzaga, ed è tutt’ora una delle più estese ed elaborate regge d’Italia con le sue 500 sale e stanze, più svariate corti interne, piazze e giardini. Visitare l’intero palazzo Ducale accuratamente richiederebbe un paio di giornate intere, quindi se vi fermate solamente per un breve soggiorno vi consiglio di non lasciarvi sfuggire la visita alla Domus Nova, all’Appartamento degli Arazzi, all’Appartamento di Isabella D’Este, al Palazzo del Capitano e alla Magna Domus, tutti edifici appartenenti alla Corte Vecchia all’interno dei quali potrete rimanere incantati da meravigliosi capolavori pittorici di cui non voglio svelarvi nulla.
Altro simbolo della città che dovete assolutamente visitare è Palazzo Te. Maestoso complesso rinascimentale, nato come luogo destinato all’‘onesto ozio’, è opera dell’architetto Giulio Romano, che nell’arco di soli 10 anni ne curò costruzione e decorazione, ovviamente sotto richiesta della famiglia Gonzaga. Imperdibili la Sala di Amore e Psiche, quella dei Cavalli e in ultima, ma non per ordine di bellezza, la Sala dei Giganti… entrateci e un turbinio di emozioni contrastanti vi rapiranno!
Non meno affascinanti sono il Teatro Bibiena e la Chiesa di Sant’Andrea, opera di Leon Battista Alberti.
A pochi chilometri da Mantova sorge invece Sabbioneta, eletta, insieme a Mantova, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Voluta dal duca Vespasiano Gonzaga, costituisce un modello di urbanistica rinascimentale e di piccolo stato indipendente grazie alla sua avanzata struttura difensiva, che racchiude tra le sue mura a forma di esagono, un’inaspettata bellezza architettonica materializzata attraverso il Palazzo Ducale, al Teatro all’Antica, primo esempio di edificio teatrale e stabile dell’età moderna, il Palazzo Giardino e la Sinagoga. Passeggiare tra le piccole vie di Sabbioneta e respirare l’irreale tranquillità vi regalerà attimi magici.
Se siete anche amanti della natura allora Mantova è la città che fa per voi. Immersa nel verde offre una serie di alternative interessanti, come ad esempio le escursioni fluviali sui tre laghi che la circondano, superiore, inferiore e di mezzo, oppure potrete visitare la Riserva Naturale della Vallazza, il Centro Parco Bertone e la Riserva Statale Bosco Fontana.
Altra attrattiva irresistibile di Mantova è la sua cucina tradizionale. Ricca, succulenta e anch’essa nata sotto l’influenza dei Gonzaga, racchiude straordinari piatti tipici che vi consiglio di provare. In primis assaggiate un pezzetto di Grana Padano o di Parmigiano Reggiano (Mantova è l’unica città d’Italia in cui si producono entrambi) accompagnato dalla mostarda di mele campanine. Tra i primi non perdetevi i tortelli di zucca, gli agnoli, tipica pasta fresca ripiena servita in brodo, e il riso alla pilota, mentre tra i secondi vi consiglio di assaggiare lo stracotto d’asino. Ovviamente non lasciate Mantova senza aver assaggiato un pezzetto di Sbrisolona o di torta Elvezia.