Le dicono che si trattava di stress invece Denise perde la vita poche ore dopo
Sfortunatamente, la negligenza medica fa, a volte, parte della nostra vita quotidiana negli ospedali di tutto il mondo. Ovviamente ci sono medici straordinari che salvano tantissime vite ma sentiamo spesso anche di personale medico che fa errori nella diagnosi e nel trattamento dei pazienti, causando gravi danni alla salute.
C’è una storia recente che ha fatto il giro del mondo e che è accaduta a Roma. La protagonista, Denisse Prisciano, una studentessa 14enne del liceo Orazio, è arrivata all’ospedale Sandro Pertini lamentando terribili mal di testa agli inizi di novembre. La ragazza e sua madre hanno parlato con i medici che hanno ipotizzato che quei terribili mal di testa erano dovuti allo stress. Il 4 di novembre la ragazza era arrivata nell’ospedale in seguito a una debolezza durante le lezioni e i medici non avevano fatto indagini approfondite. La mamma, però, ha insistito che la figlia venisse sottoposta ad esami più approfonditi e, in seguito alle sue richieste, a Denisse è stata fatta una TAC. Vedendo i risultati della TAC, si è scoperto che l’adolescente soffriva di un aneurisma cerebrale e l’ospedale decise che doveva essere trasferita all’Ospedale Bambin Gesù, che era a circa 30-60 minuti di auto. Appena arrivata la operarono ma non riuscirono a risolvere il problema.
In totale Denisse ha subito ben tre interventi neurochirugici ma per lei non c’è stato nulla da fare…
Si è spenta il 6 di novembre nell’ospedale Bambin Gesù. I familiari hanno chiesto agli avvocati di scoprire se, intervenendo prima, Denisse si sarebbe potuta salvare.
L’avvocato Rombolà si è già rivolto alle entità competenti riuscendo a convincere il Procuratore di Roma ad aprire un dossier per indagare sui medici dell’Ospedale Sandro Pertini e valutare se, nel caso di Denisse, si è trattato di un caso di negligenza medica ed eventualmente di omicidio colposo.
E noi speriamo che presto verrà fatta giustizia nel caso di Denisse.
Fonte: repubblica.it