Info Lady Bangladesh: quando il web arriva in bicicletta
Shathi, Mahfuza, Fahrana offrono servizi internet pedalando tra i paesini bengalesi
Immaginiamo per un attimo di tornare indietro nel tempo cercando di ricordarci come era la nostra vita senza internet.
Bene, sappiate che è così che ancora vivono popolazioni in angoli remoti del mondo.
Concentratevi ora sullo stupore che avete provato la prima volta che vi siete connessi ed avete scoperto il web e tutte le possibilità che offre.
Questo è quello che succede in Bangladesh quando arrivano le Info ladies.
In questo paese solo poco più di 5 milioni su 152 milioni di abitanti hanno accesso alle nuove tecnologie, il tasso di povertà è fra i più alti del mondo ed Internet fatica ad affermarsi.
Dal 2008 il gruppo di sviluppo locale D.Net e altre organizzazioni comunitarie, hanno sviluppato il progetto Info Lady con un programma che ha contribuito diffondere la conoscenza della rete in Bangladesh.
D.Net recluta le donne (al momento sono 56) e le addestra per tre mesi ad usare un computer, Internet, una stampante e una macchina fotografica.
L’ong concede dei prestiti bancari di 500 euro per acquistare biciclette e attrezzature come laptop, webcam, chiavetta internet etc.
Perché la bicicletta?
Perché queste donne girano pedalando di paesino in paesino a servizio di quella fetta di popolazione che non ha accesso ad internet.
Così le infoladies insegnano ed aiutano ad utilizzare skype per connettere gli abitanti dei villaggi con gli espatriati che lavorano in tutto il mondo, insegnano ai contadini come utilizzare nel miglior dei modi i pesticidi, insegnano alle donne a curare la propria igiene personale e sopratutto la contraccezione; ai più giovani creano anche profili facebook per creare una “finestra” sul mondo.
L’aspetto su cui riflettere è che, oltre al servizio importantissimo che offrono, le Ladies, sono riuscite ad avere un posto di lavoro con un discreto stipendio.
Difatti i servizi sono a pagamento; si va dai 10 centesimi a 2 euro per un’ora di collegamento skype.
Ma non è tutto qui. L’attività permette di infondere cultura e conoscenza aiutando la popolazione ad emanciparsi.
Per il futuro si intende arruolare altre migliaia di lavoratori con i fondi di avvio dalla banca centrale del paese dell’Asia meridionale.