Trovato in una scatola di cartone, mentre stringeva un vecchio vestito al petto
Dopo aver ricevuto una chiamata anonima, i volontari della Liberia Chimpanzee Rescue and Protection, si sono ritrovati dinanzi una delle scene più tristi che avevano mai visto. Si recarono in un negozio, dove trovarono un piccolo scimpanzé seduto in una scatola di cartone, con un vecchio e rovinato vestito, stretto vicino al petto.
Aveva un anno e viveva come un animale domestico. I volontari si domandavano come i proprietari avessero acquistato la possibilità di tenerlo qui. Poi l’hanno scoperto: “Sappiamo che sua madre è stata uccisa. Non si può acquisire uno scimpanzé senza prima uccidere sua madre e altri familiari adulti vicini. Gli adulti vengono macellati e venduti al mercato nero per la carne di animali selvatici e i piccoli vengono rapiti e venduti al commercio di animali vivi, sia a livello locale che internazionale.” Questa piccola femmina di scimpanzé era stata strappata da sua madre, troppo presto e non aveva nessuno che gli fornisse l’adeguata alimentazione. I proprietari del negozio, sembravano non aver cura di lei, l’avevano lasciata dentro una scatola, in un angolo. “I suoi occhi sembrano vuoti, vivere in cattività l’aveva sconvolta, si era aggrappata a quel capo di vestiario, per cercare un minimo di conforto. Non sapeva nemmeno come farsi prendere in braccio e aggrapparsi a me, quando l’abbiamo salvata”, ha raccontato uno dei volontari. Era gravemente malnutrita, i proprietari del negozio gli avevano dato solo farina di mais, come unica fonte di cibo. “Gli abbiamo regalato una calda coperta, come facciamo per ogni animale che ne ha bisogno.”
Nel giro di poco tempo, Chance, questo il nome dello scimpanzé, iniziò ad alzarsi in piedi e a tendere le mani per farsi prendere in braccio.
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La cosa che più ha sciolto il cuore dei soccorritore, è stat la sua capacità di sorridere e ridere.
“Sarà presentata ad altri scimpanzé in un processo lento e sicuro, che le permetterà di scegliere [il] livello di interazione e tempo con altri scimpanzé. Lentamente ma sicuramente, sarà integrata nel nostro gruppo di cuccioli più giovane e non sarà mai più senza membri della famiglia degli scimpanzé”.
“Il ritorno alla natura, noto come reintroduzione, è un processo lungo e complesso. La reintroduzione coinvolge molti fattori e più gruppi ed esperti per valutare e determinare la fattibilità.
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Adesso vivono in un ambiente seminaturale e spazioso”, concludono i volontari.