Si suicida a 13 anni
La questione del bullismo sta andando fuori controllo, molti bambini sono stati vittime di bullismo da parte dei loro pari e si sono sentiti portati a prendere misure estreme. Come quella presa da una ragazza di 13 anni che viveva a Riverside, in California. Si è tolta la vita dopo diversi mesi di molestie dai suoi compagni di classe.
Rosalie Avila era una studentessa delle superiori che conduceva una vita felice nella sua casa. Le piaceva andare nei parchi di divertimenti, giocare con la neve, trascorrere le serate a guardare serie televisive e sognare di diventare un avvocato per aiutare gli altri. Tuttavia, i suoi compagni di classe la umiliavano così tanto che la ragazza prese la decisione di impiccarsi nella sua stanza. Prima di farlo, Rosalie ha lasciato alcune note di addio ai suoi genitori, dove si scusava per la decisione che aveva appena preso. “Mi dispiace, mamma e papà. Vi amo. Mi dispiace, mamma, perché mi troverai in quel modo”. I suoi genitori erano scioccati. Non avevano idea della gravità della questione. Negli ultimi mesi avevano notato che Rosalie era diventata più solitaria e hanno cercato consigli dopo aver scoperto che si stava tagliando da sola. Sapevano che era vittima di bullismo a scuola e attraverso i social network dai suoi compagni di classe, che si prendevano gioco dell’apparecchio e la chiamavano brutta. Dopo la sua morte, alcuni amici che hanno partecipato a una veglia in suo onore, hanno mostrato ai genitori un video pubblicato da un compagno di classe in cui si vedeva Rosalie seduta da sola, mentre altri la prendevano in giro.
Sua madre ha scoperto nel suo diario alcune note inquietanti sulle molestie che ha ricevuto in classe: “Mi hanno detto che oggi sono particolarmente brutta. Si sono presi gioco dei miei denti.” Dopo che la madre l’ha trovata, è stata portata all’ospedale pediatrico di Loma Linda dove è rimasta un paio di giorni prima di essere dichiarata cerebralmente morta. I suoi genitori hanno deciso di mantenerla con il supporto artificiale per poter donare i suoi organi. La sua prozia ha fatto un post su Facebook dove ha salutato Rosalie:
“Cara nipote, domani salverai otto vite, anche se il dolore della tua perdita è enorme, mia cara piccola, preghiamo per tuo padre, madre, sorelle e fratelli, affinché possano trovare presto la pace, con la consapevolezza che molte vite sono state salvate grazie a te.”
I suoi genitori hanno dichiarato che anche quando la bambina è stata ricoverata in ospedale, il bullismo non si è fermato. Charlene, la madre della ragazza, ha ricevuto un’immagine di sua figlia, modificata digitalmente, che diceva:
Ciao mamma La prossima volta non mettermi su questo (riferendosi al letto), mettimi dentro (indicando una tomba). “Mia figlia è stata vittima di bullismo. Era una bella persona dentro e fuori. Era una grande artista, affidabile e amorevole. Il suo sorriso illuminava ogni stanza in cui entrava. Voleva aiutare il mondo. Abbiamo perso un grande tesoro.”
Pensare come la cattiveria di insignificanti adolescenti non si fermi neanche di fronte alla tragica morte di una ragazza, è inquietante oltre ogni pensiero. La cattiveria umana sta superando ogni limite e noi genitori siamo i colpevoli.
R.I.P. Rosalie