Future Library: la biblioteca dove i libri si leggeranno tra 100 anni
Katie Paterson sorprende il mondo con un'idea che scriverà la storia della letteratura contemporanea
Non è uno scherzo, per Future Library si intende una biblioteca del futuro nel vero senso della parola, una biblioteca piena di volumi che nessuno potrà consultare se non prima di un secolo, precisamente nell’anno 2114.
L’ideatrice di questa originale raccolta è l’artista scozzese Katie Paterson, classe 1981, considerata una delle più innovative e talentuose artiste contemporanee. Grazie alla collaborazione con scienziati e ricercatori di fama internazionale i suoi progetti uniscono l’arte alla scienza e indagano il ruolo dell’uomo sulla Terra nell’attuale e controverso contesto geologico in continuo mutamento.
Anche la Future Library è sulla stessa lunghezza d’onda. Ecco in cosa consiste:
ogni anno un diverso scrittore famoso sarà invitato a scrivere un libro che non verrà letto da nessuno prima del 2114. I libri raccolti verranno anche stampati dopo cento anni utilizzando la carta prodotta dai mille alberi piantati appositamente per l’iniziativa nella foresta del Nordmarka di Oslo, in Norvegia.
Nel corso di questo secolo di attesa i testi saranno gelosamente custoditi in una stanza segreta della biblioteca pubblica di Deichmanske che aprirà nel 2018 a Bjørvika, Oslo. La sala deve attendere 4 anni per l’apertura perché secondo il progetto sarà anch’essa interamente costruita con il legno proveniente dalla stessa foresta creata per produrre la carta della Future Library e dove saranno scolpiti i nomi degli autori e i titoli delle opere.
In quanto alle firme che faranno parte della prestigiosa collezione, Katie Paterson ha annunciato il nome della prima scrittrice del futuro, si tratta della scrittrice e poetessa canadese Margaret Atwood autrice di libri come Il racconto dell’ancella, L’assassino cieco e la trilogia MaddAddam, ha già cominciato a lavorare al libro che consegnerà alla Future Library durante una cerimonia ufficiale nel 2015.
Nell’intervista di seguito l’autrice, tra le varie considerazioni, ha espresso i suoi dubbi sul tema del linguaggio. In effetti molto probabilmente tra 100 anni il linguaggio cambierà e non sarà facile decifrarlo, il lato positivo per gli scrittori è “che non saremo in giro quando verranno pubblicate cattive recensioni”.
Portare nel futuro i pensieri di oggi e assicurarci la loro conservazione su un supporto in contro-tendenza, ma eterno e reale come la carta per me è un’idea semplicemente eccezionale!