iPhone 6 e Burning Man: fenomenologia della fila davanti all'Apple Store
Cos'hanno in comune Burning Man e stare in fila per giorni davanti all'Apple Store per l'uscita di iPhone 6?
iPhone 6 sarà in vendita negli Stati Uniti a partire dal 19 settembre. A quanto pare, alcune persone hanno iniziato ad accamparsi davanti all’Apple Store a Manhattan già dal 31 agosto, 19 giorni prima del release.
Ciò che si chiede Brad Tuttle, che parla di questo fenomeno in un suo articolo comparso su Time.com qualche giorno fa, è come mai, nell’epoca dell’acquisto in un click, queste persone sentano la necessità di deprivarsi del sonno e di soffrire la stanchezza e la noia di stare in fila per giorni, per accaparrarsi un prodotto che sarà disponibile comunque e che anzi, nel giro di pochi mesi, saturerà il mercato finché il suo ciclo di vita commerciale (velocissimo per i prodotti tecnologici) non inizierà la sua parabola discendente portando giù anche il prezzo.
La risposta arriva addirittura da uno studioso di psicologia del consumo, Kit Yarrow, secondo il quale il “piacere” di alcune persone di stare in fila aspettando l’uscita del loro gadget preferito non ha niente a che fare con il gadget in sé, con eventuali sconti o limited edition, ma con la voglia di partecipare ad un evento che li accomuna a persone con gli stessi interessi.
Come riporta Tuttle nel suo articolo, secondo Yarrow stare in fila per aspettare l’uscita di iPhone 6 è come un mini Burning Man: le persone non sono lì per il prodotto in sé ma per il fatto stesso di stare in fila, di “esserci”, di far parte dello spettacolo.
Burning Man è un festival che si svolge ogni anno da più di vent’anni in Nevada nel Black Rock Desert. Il festival è un esperimento sociale, una proposta di vita alternativa in cui ognuno è invitato ad esprimersi ed è libero di organizzare esibizioni, mostre e performance. Ogni partecipante deve portare tutto il necessiario alla propria sopravvivenza, dall’attrezzatura da campeggio ai viveri. Non è possibile vendere o comprare, le uniche cose in vendita sono il ghiaccio e il caffè. Il baratto e il dono sono le uniche forme ammesse di passaggio di proprietà di beni, cibo ed acqua. (Wikipedia)”
Nell’edizione del festival di quest’anno circolava l’idea che Burning Man fosse stato rovinato dai ricchi, accusati di aver distrutto lo spirito creativo e anti-capitalistico dell’evento arrivando con jet privati accompagati da stuoli di cuochi e massaggiatori. Analogamente, molti fan di Nike e Apple odiano l’idea che i ricchi possano comprare un posto in fila o pagare qualcuno che stia in fila al posto loro per comprare le nuove Air Jordans o il nuovo iPhone. Se vuoi essere il primo ad avere iPhone 6 devi soffrire. Devi sudare. Devi essere qui con tutti noi. Chi non se lo suda rovina lo spirito e il cameratismo dell’evento perché, proprio come Burning Man, è l’evento che conta – stare lì in piedi per ore e per giorni, condividere l’attesa, resistere, lottare per la sopravvivenza senza sconti e senza comfort. Alla fine, come il motto di Burning Man è non lasciare traccia, gli stoici della Mela Morsicata non lasceranno un iPhone 6 invenduto. Il loro motto sarà “No iPhone 6 left behind”.