La Paleo-dieta: pro e contro della dieta degli antenati
C'è chi per dimagrire farebbe di tutto, anche ritornare ai tempi delle caverne!
Articolo scritto da Melania del blog Mel’s Choice
Durante il Paleolitico, gli uomini e le donne non avevano alcuna conoscenza di diete, calorie né interesse a mantenere una certa forma fisica. Ciò che gli interessava era sopravvivere e lo facevano mangiando tutto ciò che la natura gli offriva. Ed è esattamente questo il principio della cosiddetta “paleo-dieta”, un tipo di regime alimentare che si basa proprio sul mangiare solo alimenti semplici e presenti in natura: si tratta di cibi non sottoposti ad alcun tipo di trattamento, non coltivati e, spesso, non cotti.
Paleodieta: le caratteristiche principali
Colui che ha riportato in auge questo tipo di alimentazione è Loren Cordain, professore al Dipartimento di Salute e Scienze motorie alla Colorado State University e autore di diversi libri sull’argomento.
– Il fulcro di questo tipo di dieta è che è molto più proteica di quella odierna e più ricca di grassi e l’apporto di carboidrati è dato da frutta e verdura dal momento che nel paleolitico pane e pasta non esistevano.
– Un altro elemento di questa dieta è quello di fare tanti piccoli pasti distribuiti durante il giorno.
– È possibile mangiare frutta secca ma solo 100 g al giorno, se si sta cercando di perdere peso.
– Un elemento fondamentale (di tutte le diete in realtà) è quello di fare esercizio fisico, il che deve essere affiancato alla dieta: in fondo l’uomo delle caverne cacciava… e non solo il telecomando per cambiare canale!
I pro della paleodieta
Molti sono coloro che credono nel principio “tutto ciò che è naturale e non industriale fa bene”. Gli alimenti consentiti dalla paleo-dieta sono davvero tanti ma in generale vale il principio di preferire cibi non trattati come carne o pesce non d’allevamento, preferire altri tipi di carne agli insaccati e sperimentare con spezie ed erbe aromatiche come cannella, chiodi di garofano, paprika, alloro, peperoncino, erba cipollina e molti altri. Il principio su cui si basa la convinzione di molti sostenitori di questo tipo di alimentazione è quello secondo cui l’uomo odierno sarebbe cambiato davvero poco rispetto a quello vissuto precedentemente alle pratiche agricole: il cambiamento sarebbe avvenuto prevalentemente a livello culturale ma in maniera davvero minima in relazione al patrimonio genetico (alcune ricerche parlano di un 1%).
I contro della paleodieta
I detrattori della pale-odieta partono dalla semplice considerazione che la vita media degli umani in era preistorica era molto più breve di oggi e che i progressi della scienza e della medicina hanno permesso di migliorare sia la qualità che la durata della vita dell’uomo. È quindi insensato proporre un modello che chiede di tornare all’alimentazione tipica di fasi evolutive precedenti, senza contare l’eliminazione di alimenti preziosi e benefici come i cereali dalla dieta.
E voi vi fidereste a seguire questa dieta oppure preferite il vecchio “mangiar tutto ma poco?”