Torna a casa dopo tre anni
Ogni volta che una persona cara scompare, con lei va via anche una piccola parte di noi. La morte è una cosa a cui non si può rimediare, ma quando una persona scompare nel nulla e di lei non si hanno più tracce, continuiamo a vivere con la speranza di poterla, un giorno, ritrovare. E’ proprio ciò che è accaduto ai due genitori di questa storia.
Era il 1994, quando un ragazzo del Texas scomparve. I suoi genitori lo hanno cercato invano, ovunque, ma le sue tracce erano scomparse nel nulla. Questo finché, a distanza di anni, riuscirono a ritrovarlo, in un altro paese. Tutti erano felici dell’evolversi degli eventi, ma nulla era come sembrava… il nome del ragazzo era Nicholas Barclay. Prima della sua scomparsa, viveva a San Antonio, in Texas. Chiunque lo conosceva, affermava che viveva una vita familiare piuttosto travagliata. Era sempre accanito contro i suoi genitori e i suoi insegnanti e aggressivo nei confronti di chiunque lo circondava o provava ad ostacolarlo. A causa del suo comportamento, fu denunciato e la sera prima del giorno in cui si sarebbe dovuto presentare in tribunale, dopo una partita con i suoi amici, il ragazzo scomparve. I suoi genitori, come chiunque altro, pensarono che fosse scomparso a causa di quell’udienza. Ma i giorni passarono e di Nicholas nessuno ebbe più notizie. Centinaia di persone iniziarono a cercarlo e a distribuire i volantini. Ma solo tre anni dopo, nel 1997, la famiglia Barclay ricevette una telefonata dalle autorità. Gli agenti avevano trovato un giovane, in Spagna, che affermava di essere Nicholas.
Quella notizia l’avevano aspettata invano per anni, la gioia dei due genitori era indescrivibile. Nicholas fu rimandato immediatamente in Texas.
Tutti attendevano il suo arrivo, per scoprire cosa gli fosse accaduto in questi tre anni. Il ragazzo raccontò di essere stato rapito e messo subito su un aereo per l’Europa, dove è stato venduto in un traffico s£ssuale di minori. Era riuscito a fuggire e a contattare le autorità spagnole.
Un’esperienza che ti cambia sicuramente la vita, ma la sua mamma sentiva puzza di bruciato. Erano passati tre anni, era vero, ma quegli occhi e quei capelli, non erano del suo bambino. Nicholas la tranquillizzò dicendole che in quegli anni, per nascondere la sua identità, gli avevano fatto numerose tinte e gli avevano cambiato il colore degli occhi.
I dubbi rimanevano lì, genitori provarono a fidarsi di quel Nicholas, ma assunsero un investigatore privato di nome Charlie Parker. Forse i rapitori gli avevano tinto i capelli, ma come avevano fatto a fargli cambiare il colore degli occhi? Ma non era l’unica cosa che li faceva dubitare, una ragazzo che vive un’esperienza così brutta, avrebbe perso peso, invece Nicholas era decisamente in carne!
L’investigatore esaminò attentamente le foto, prima e dopo il rapimento. Riuscì a notare un’altra allarmante differenza, le orecchie! Sono come le impronte digitali… Erano completamente diverse e in tre anni, non cambiano! Dopo il test del DNA, riuscì a scoprire che quello era un ragazzo francese di nome Frederic Bourdin, che si stava fingendo Nicholas. Era ricercato dalle autorità con il soprannome di “camaleonte”, precisamente dall’Interpol, la più grande organizzazione di polizia del mondo.
Era accusato di rapimento di minori e di furto d’identità. Quando Frederic è venuto a sapere della scomparsa di questo ragazzo, per fuggire dal suo paese, decise di rubare la sua identità. Un uomo adulto, che è riuscito a far credere a quella famiglia di essere il loro figlio! Dopo essere stato arrestato, Frederic ha affermato che la famiglia sapeva che lui non era Nicholas, ma a loro stava bene così, poiché la sua presenza avrebbe coperto l’omicidio di Nicholas.
Davanti tali accuse, le autorità decisero di intervenire e di cercare il corpo del ragazzo, nel terreno dietro la casa dei Barclay, ma non riuscirono a trovare nulla. L’istinto dell’investigatore, gli diceva che questa famiglia non era completamente innocente nella scomparsa di Nicholas. La famiglia, naturalmente, ha negato, ma tutto è rimasto avvolto in un velo di mistero.
Nicholas aveva una sorella, Carey e un fratello Jason. Secondo il camaleonte, Carey, andò in Spagna ad identificarlo e affermò, subito, senza dubbi, che quello era suo fratello. Una volta arrivato a casa loro, cominciarono a mostrargli foto e a raccontargli tutto, a dargli dei ‘ricordi’. Facevano finta di credere a ciò che diceva, come se gli faceva comodo avere un estraneo in casa. Il primo a dargli dei sospetti, fu Jason, ma poco prima che potesse essere interrogato, morì di overdose. Chissà se la verità su ciò che è accaduto a Nicholas Barclay verrà mai fuori, ma fino a quel momento, Charlie Parker ha promesso che continuerà a cercare indizi.