Un dolce saluto a Paris, la cagnolina della famiglia Bramini
Paris, la femmina di pastore tedesco della famiglia Bramini non ce l’ha fatta. Se n’è andata in punta di piedi… per il dolore di essere stata separata dalla sua famiglia. Un’altra vittima innocente di un sistema sbagliato e insensibile ai reali bisogni dei cittadini. Stiamo parlando di un dramma nel dramma.
Sergio Bramini lo conoscete bene, ormai. È l’imprenditore che lo stato italiano ha fatto fallire e poi ha buttato fuori dalla sua casa di via Sant’Albino a Monza. Sergio vantava 4 milioni di euro con lo Stato ma ha fatto di tutto per cercare di tirare avanti. Non voleva chiudere la sua azienda… non riusciva a guardare in faccia i suoi dipendenti e dire loro che avrebbe dovuto licenziarli. E ha tirato avanti, ipotecando la sua casa. Ma, alla fine, non ce l’ha fatta. Ha dovuto dichiarare fallimento e le banche si sono prese la sua casa. Sono stati inutili i tentativi fatti da Di Maio e Salvini, per cercare di salvarlo. Lo scorso 18 maggio l’imprenditore e la sua famiglia sono stati sgomberati e, con loro, anche i due cani della famiglia: un rottweiler e un pastore tedesco. Sergio non ha potuto trovare subito una sistemazione idonea per i suoi 2 cani ed è stato costretto a dare il rottweiler in adozione. Sperava di potersi tenere almeno Paris e l’ha affidata temporaneamente a un rifugio di Monza. Per cercare di aiutarlo si era mobilitato anche Giorgio Riva, il presidente dell’Enpa di Monza ma, alla fine, l’unica soluzione che sono riusciti a trovare è stata questa: Paris è entrata nel rifugio.
Ma, nonostante i volontari che gestiscono la struttura si sono adoperati per farla stare bene, Paris era troppo affezionata alla sua famiglia e ha sofferto troppo il distacco.
È morta dopo poco più di 10 giorni: uno strazio per Sergio e per la sua famiglia che speravano di potersela riprendere una volta sistemati dopo il trasloco forzato.
A dare la triste notizia è la figlia di Sergio, Lisa Bramini che sulla sua pagina Facebook scrive: “Mi ricordo quando 12 anni fa tutta la famiglia decise di andare al canile. Avevi solo due anni e ti avevano già abbandonato due volte. La prima volta che ti abbiamo visto tenevi le orecchie basse ed eri molto diffidente. Quando mi sono avvicinata alla gabbia, mi hai odorato la mano e poi mi hai dato un bacio con la tua lunga lingua. È stato così semplice sceglierti, ci siamo affezionati subito a te. Finalmente con noi avevi trovato casa. Vogliamo ricordati bella, felice e amata fino all’ultimo. Ci mancherai tantissimo”, conclude Lisa.
Di lei rimarrà questa foto insieme a tutta la famiglia. Per Sergio prosegue la battaglia legale. L’imprenditore vuole, giustamente, riprendersi indietro la vita che lo stato, in qualche modo, gli ha rubato.