Eutanasia per il cane mentre è in travaglio
Ecco la sua storia.
Un rifugio per animali in Texas ha sollevato moltissime polemiche dopo che una volontaria ha postato sui social network la storia di un cane che, secondo lei, era stata soppressa per eutanasia mentre si trovava in travaglio. Dacia Anderson aiuta gli animali in difficoltà: quello che ha visto il 10 maggio scorso l’ha lasciata disgustata e inorridita.
Dacia vide un cane, etichettato come G7, che aveva dato alla luce un cucciolo. Era stato consegnato la sera prima e aveva avvertito tutti di preparare una scatola per il parto. Pensava che la mamma e i cuccioli sarebbero stati soccorsi, aiutati e curati. Ma quando ha fatto ritorno nella struttura poche ore dopo è stata accolta con resistenza, scoprendo poi che il cane G7 era stato soppresso. “E’ stata soppressa mentre era in travaglio. Non prima, non dopo, ma durante il travaglio stesso”. Dacia ha espresso tutto il suo disappunto con dirigenti e funzionari della città e in seguito ha deciso di raccontare l’accaduto anche su Facebook. Ovviamente il suo post è diventato virale in pochissimo tempo. Il personale del rifugio ha anche ricevuto minacce: il direttore Richard Havens ha detto che il cane è stato soppresso per la sicurezza pubblica, visto che era aggressivo. “Il proprietario del cane ci chiamò di notte e chiamò il 911 in difficoltà perché aveva paura del proprio cane. Stava diventando aggressivo con loro e con gli altri animali. La mattina seguente abbiamo soppresso il cane per eutanasia a causa del rischio per la pubblica sicurezza. Il cane era aggressivo. I proprietari non lo volevano.
Hanno fatto firmare l’affidamento legale alla città di Amarillo e poi il mattino seguente abbiamo processato il cane”.
L’uomo conferma che era in travaglio quando è stato addormentato per sempre. Dacia, però, non è d’accordo, sostenendo che il cane non era aggressivo e che si trovava insieme agli altri senza indicazioni sul suo rischio.
La donna ricorda che i rifugi per animali hanno l’obbligo di fare tutto quello che è giusto per l’animale nel modo più umano possibile.