Cybertopia, la fine della città analogica
Divertenti scenari futuri
La città del futuro si chiamerà Cybertopia e sarà piena di bug.
E’ quello che pensa Egor Orlov, studente presso l’Istituto Strelka di Mosca e pubblicato su Archdaily. Secondo Orlov, il mondo fisico è sull’orlo di un importante passo avanti tecnologico che rivoluzionerà il modo di concepire lo spazio e di colmare il divario tra analogico e digitale.
Cybertopia è un’altra dimensione.
Le fiabe prendono vita e la scienza si armonizza con l’ingegneria e la progettazione architettonica.
Cybertopia dichiara la morte delle città analogiche.
La possibilità di volare o camminare da un pianeta ad un altro diventerà la realtà illustrata della fervida immaginazione di Orlov.
I disegni di Orlov rivelano un mondo a quattro dimensioni, dove l’ambiente costruito è popolato da un vortice di detriti urbani.
Cybertopia è sede di un amalgama di comunità, di monumenti, di supereroi e di personaggi delle fiabe, tutti incollati su una griglia urbana super colorata.
Interi quartieri di città sono costruiti, cancellati, spostati, trasformati ai limiti del concepibile e del definibile.
Cybertopia è un anti-masterplan, destinato a ripensare il futuro dei centri urbani.
E’ un mondo di malinconia intenzionale che non chiede soluzione né organizzazione, ma serve come un invito a mettere in discussione i nostri confini conosciuti.
Dobbiamo aspettarci una diversa topografia della città. Geografie di mondi cibernetici di un futuro inevitabilmente dominato dalla tecnologia.
Cybertopia é stato nominato per il Archiprix Madrid 2015.