La rivincita di Bailey verso i bulli che l’avevano perseguitata da bambina
La storia di Bailey Petrak non è stata una delle migliori. La ragazzina, è nata con una condizione chiamata ittiosi lamellare, cioè che la sua pelle se non viene idratata costantemente risulta squamosa ed anche molto dolorosa per lei. Ogni giorno deve fare dei rituali, che le permettono di muoversi liberamente e di condurre una vita normale.
Purtroppo, però, a causa della sua condizione, è stata vittima dei bulli già dall’asilo. Il problema è che non era bullizzata solamente dai suoi compagni, ma anche dai loro genitori. Tutti chiedevano alle insegnati, che venisse spostata in un’altra classe e che i loro figli non dovevano giocare con i giocattoli che toccava lei, perché credevano che fosse contagiosa. Bailey, era a conoscenza di tutto questo e per questo, era molto timida ed insicura. Inoltre era esclusa da tutti e questo la portava ad essere molto triste. Con il passare degli anni, ovviamente le cose per lei non sono di certo migliorate. Alle superiori le avevano dato un soprannome orribile e cioè “Bailey la squamosa”. Alla fine, è riuscita ad uscire dal suo guscio, quando ha iniziato a fare canto e ballo. Ora, la ragazza ha trent’anni e la sua vita è totalmente cambiata. Lei racconta: “Da bambina mi sentivo sempre esclusa, perché la gente aveva paura della mia pelle. A causa della mia esperienza di crescita non avrei mai immaginato che una persona con ittiosi potesse mai vincere un concorso di bellezza, ci sono degli stereotipi sulla tua mente e su come ci si presenta. Ci ho provato e nel mio primo anno sono stata Miss Pennsylvania ai Pure International Pageants ed un anno dopo mi è stato assegnato il titolo per il mio volontariato. Inoltre ho vinto anche Miss Congeniality.
Sono passata dall’essere una ragazza timida ed insicura a salire spesso sui palchi, è incredibile dove sono arrivata. Sto usando le mie esibizioni per educare gli altri, più persone capiscono la mia condizione, meno ne hanno paura.
Prendo tutte le difficoltà che la vita mi mette davanti e le vedo come una benedizione per affrontarle con altre famiglia. Ho imparato anche ad affrontare il dolore della mia pelle, meglio che posso.
A volte mi sono sentita molto sola ed emarginata, ma nonostante questo non mi sono mai arresa. Sono molto felice di aver fatto tanti sacrifici, soprattutto per quello che sono riuscita a fare ora!”
La storia di Bailey è meravigliosa, nessuno dovrebbe essere escluso per la sua condizione!