“Faceva la pipì al letto e mi guardava storto”

Quaranta anni di detenzione. Questa è la pena che è stata inflitta Katrina Shangreaux, una madre che ha tolto la vita al suo bambino di soli due anni, perché faceva sempre la pipì al letto e questa cosa la stava esasperando. Non solo, il piccolo, che a quell’età aveva appena iniziato a dire le prime paroline, aveva imparato il nome di sua zia Angie e la chiamava sempre così.

Questi sono i due motivi per cui, nel 2016, anno in cui l’orribile fattaccio è accaduto, avrebbero portato la donna a scagliare la sua rabbia contro suo figlio. Sul corpicino senza vita del bambino, sono stati trovati lividi, bruciature di sigaretta, lesione celebrale e anche, purtroppo, lesioni ai genitali. Dalla ricostruzione dei fatti, la donna ha usato una cintura e lo ha preso a calci, fino a lasciarlo senza fiato. Una volta che si è resa conto di averlo ucciso, ha nascosto ogni traccia e ha dichiarato che si era soffocato mentre mangiava un pezzetto di frutta. Ma le prove schiaccianti non coincidevano affatto con il suo racconto. Alla fine, Katrina ha ammesso i motivi per cui l’ha fatto ed ha anche dichiarato che il piccolo ce l’aveva con lei e, a due anni, la guardava storto!


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Anche se sono passati due anni, il tribunale del Sud Dakota, zona dove il tutto è accaduto, l’ha definita come una donna senza pietà.

Il giudice le ha inflitto una pena di quaranta anni di carcere!

Ci auguriamo che questo piccolo angioletto abbia trovato la pace.