Kaos non c’è più ma non si fermano le polemiche. Insorgono gli animalisti
Come sapete tutti Kaos si è spento all’improvviso nel giardino di casa sua nella notte del 28 luglio, lasciando un enorme vuoto nel cuore del suo umano Fabiano Ettorre. Fin da subito Fabiano aveva parlato di avvelenamento la i risultati dell’autopsia dicevano un’altra cosa.
Questo non ha fatto altro che alimentare delle polemiche inutili e dare libero sfogo agli haters che si sono scagliati su di lui, accusandolo di non aver tenuto bene il suo cane, di aver diffuso notizie false dicendo che il cane era stato avvelenato e di aver detto e fato cose poco chiare. Un linciaggio mediatico che non aveva alcun senso ma, si sa, oggi i processi non si fanno più in tribunale ma sui social: una volta che finisci nel mirino degli haters non puoi scampare, Ti fanno il processo per direttissima e ti condannano nel giro di poche ore. Ma vediamo quali sono i fatti.
Nella notte del 28 luglio Fabiano sente abbaiare Kaos fino alle 2 di notte poi più nulla. Il giorno dopo i cane non si trova… farà la terribile scoperta qualche ora dopo nel giardino. Fabiano, ancora sotto shock, parla di avvelenamento… basandosi su alcuni elementi che aveva osservato.
Contrariamente a quello che dice la legge, Fabiano decide di seppellire il suo cane. Stiamo parlando di un uomo distrutto dal dolore perché i legame che c’era tra lui è il suo cane era speciale e conosciuto da tutti.
Qualche giorno dopo i cane viene disseppellito e sottoposto a un esame autoptico. I risultati sono sorprendenti: sembra che Kaos sia morto per infarto. Una notizia che allontana l’ipotesi di un killer di animali locale. Ma Fabiano non ci sta. Insiste convinto che sia morto per avvelenamento. Le reti sociali insorgono e invece di stargli vicino puntano il dito contro di lui, vedendo del marcio nelle sue dichiarazioni.
Oggi la notizia bomba: Kaos è morto avvelenato. “L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise Giuseppe Caporale nella persona del Direttore Sanitario Nicola D’Alterio ha confermato che il cane Kaos è morto per avvelenamento da metaldeide”. La metaldeide un lumachicida e si pensa a un avvelenamento non volontario: Kaos avrebbe dunque ingerito da solo questa sostanza.
Ma il presidente di Animalisti Italiani onlus, Walter Caporale, insorge con un giusta osservazione: “Adesso che l’avvelenamento è confermato qualcuno sospetta una assunzione spontanea. Che un cane adulto assuma un lumachicida è quasi da escludere. Diversamente si può dire di un cucciolo”.
E ha ragione. Kaos era un cane addestrato, adulto ed equilibrato. Difficile da credere che abbia ingerito da solo il lumachicida.
La conclusione? La verità è ancora ben nascosta e che ci vorrà sicuramente del tempo per scoprirla. Ma quello che è sicuro è che “Kaos è stato avvelenato due volte dalla cattiveria umana” e che adesso chi ha attaccato Fabiano dovrebbe fargli delle scuse. Kaos è stato avvelenato due volte, da due colpevoli: uno è ricercato dalle forze dell’ordine mentre l’altro e tra di noi e rimarrà impunito: sono gli haters, quelli che hanno insultato Fabiano il proprietario di Kaos, accusandolo di aver mentito. Gente senza scrupoli che non si è fatta problemi a far del male a un uomo affranto per la perdita del suo migliore amico e che non pagherà mai per quello che ha fatto!