Cosa fare nei giorni successivi ad un intervento chirurgico nel cane e gatto?
Come comportarsi col cane e gatto dopo un intervento chirurgico? Cosa fare durante la convalescenza?
Quando si opera un cane o un gatto, bisognerebbe organizzarsi per tempo per gestire correttamente anche la fase post intervento chirurgico. Potrebbero esserci delle piccole variazioni sulla gestione a seconda del tipo di intervento subito: un cane operato all’intestino avrà un post operatorio leggermente diverso da un cane a cui è stato asportato un nodulo cutaneo. Questo vuol dire seguire sempre le indicazioni del veterinario: sarà sua cura fornirvi tutte le indicazioni del caso nel momento delle dimissioni del cane o del gatto, prendete nota di tutto quello che vi dice.
Nel caso aveste perso parte delle sue istruzioni, non esitate e chiedetegli di ripetervele: meglio dire le cose una volta in più che creare problemi in un post intervento perché non ci si ricorda di quello che il veterinario curante ha detto di fare (o di non fare).
Dove mettere il paziente appena operato?
Quando il veterinario dimette il cane o il gatto dopo un intervento chirurgico, assicuratevi di avere un mezzo di trasporto adatto a portare il paziente a casa. Il gatto verrà dimesso nel suo trasportino, trasportino che non dovrà assolutamente essere aperto in auto: dopo l’anestesia il paziente sarà ancora un po’ allucinato a causa degli anestetici usati e potrebbe essere più nervoso. Se il gatto vi scappa sotto il sedile dell’auto, preparatevi a recuperarlo con molti morsi e graffi.
Per il cane, se avete un Boxer, evitate di andarlo a riprendere dopo un intervento in motorino (fatto realmente accaduto). Assicuratevi che l’auto sia abbastanza spaziosa, mettete sul pianale una coperta o una traversina e accertatevi che il cane venga trasportato in sicurezza.
Una volta arrivato a casa, l’animale andrà tenuto per quella notte in una stanza da solo (questo ipotizzando un intervento effettuato al mattino con dimissioni la sera: considerate che gli effetti allucinatori dell’anestesia durano sulle 24 ore, venendo smaltiti poco per volta). La stanza non deve essere enorme e deve essere messa in sicurezza: balconi e finestre chiuse, qualsiasi forma di pericolo eliminata. Non deve stare in compagnia di altri animali, sempre per via degli effetti allucinatori che rendono il paziente più nervoso e aggressivo.
Nel caso di gatti, se il veterinario vi ha dato l’ok, quando arrivate a casa mettete il trasportino nella stanza prescelta per terra. Disponete vicino la lettiera e la cuccia e, come ultima cosa, aprite il trasportino. Lasciate scegliere al gatto dove andare.
Un consiglio: non toccate, prendete in braccio, pulite cani e gatti nella fase di risveglio. Vi ricordate che vi ho detto che per l’anestesia potrebbero avere reazioni aggressive? Ecco, succede anche verso gli esseri umani. Cane e gatto in risveglio non vanno toccati.
Post intervento chirurgico nel cane e gatto: gestione della ferita e dei farmaci
Molto probabilmente il veterinario vi avrà fornito le indicazioni su come gestire la ferita. Se vi ha detto di mettere un collare Elisabetta per evitare che si lecchi, tolga i punti e riapra la ferita, usatelo. Molti proprietari si fanno prendere dalla pietà e non mettono il collare, perché “gli da fastidio”. Il risultato è ferite che si riaprono, punti che vengono strappati via, sanguinamenti, ferite edematose che richiedono tempi di guarigione doppi. Oltre al fatto che se la ferita si è aperta perché non avete messo il collare Elisabetta, il paziente andrà di nuovo sedato per riapplicare i punti. Quindi, alla fine, avete fatto più male che bene al vostro animale.
In alcuni casi, al posto del collare Elisabetta, il veterinario potrebbe decidere di mettere un body post chirurgia o una maglietta: assicuratevi che copra bene la ferita.
Non fate correre e saltare troppo il vostro animale, almeno fino a quando il veterinario non avrà tolto i punti: la ferita potrebbe gonfiare troppo e diventare edematosa. Guarirà lo stesso, ma al posto di metterci dieci giorni, ci metterà due mesi.
Disinfettate la ferita con i disinfettanti consigliati dal vostro veterinario.
Per quanto riguarda i farmaci, seguite scrupolosamente le prescrizioni del vostro veterinario. Se non avete ben capito qualcosa, prima di fare danni, ricontattate il veterinario e chiedetegli di rispiegarvi tutto dall’inizio. Non fate di testa vostra, sia per quanto riguarda dosaggi e frequenza di somministrazione dei medicinali, sia per quanto riguarda eventuali altri farmaci che vorreste dare senza sentire prima il parere del vostro veterinario.
Segnatevi sul calendario le date dei controlli e le date in cui verranno tolti i punti: se il veterinario vi dice che i punti vanno tolti in un determinato giorno, c’è un motivo.
Intervento chirurgico del cane e gatto: l’alimentazione
Passiamo ora all’alimentazione. Sarà il vostro veterinario a dirvi quando, con cosa e con che quantità ricominciare ad alimentare il cane dopo un intervento. Non fate l’errore di rimpinzare il cane già la sera dell’intervento, preoccupati dal digiuno: una giornata di digiuno non ha mai ucciso nessuno, una polmonite ab ingestis sì.
A meno che il veterinario non abbia provveduto a modificare lui stesso l’alimentazione, non cambiatela di punto in bianco: rischiereste di scatenare vomiti e diarree da cambi bruschi di alimentazione che non solo l’ideale in una fase di convalescenza.
Non stupitevi se per qualche giorno l’animale sarà inappetente: alcuni riprendono a mangiare subito, altri ci mettono qualche giorno in più. Segnalatelo sempre al vostro veterinario e seguite le sue indicazioni.
Cosa NON fare dopo un intervento chirurgico?
Queste sono le classiche cose da NON fare dopo un intervento chirurgico, ma che tutti i proprietari regolarmente fanno (sbagliando):
- rimpinzare subito di cibo l’animale appena tornato a casa
- lamentarvi di quanto sia ampia la tosatura: il cane viene tosato per evitare che peli finiscano nella ferita, creando infezione. Meglio un cane rasato o un cane in setticemia?
- aprire il trasportino del gatto in auto o appena usciti in sala d’aspetto
- lasciar uscire di casa subito il cane o il gatto: non hanno ancora l’equilibrio e si farebbero male
- mettere il cane o il gatto sul letto o divano la sera dell’intervento chirurgico: come prima, non ha ancora ritrovato l’equilibrio e potrebbe cadere, facendosi male
- cercare di prendere in braccio un gatto in risveglio: graffi e morsi vi aspettano
- voler a tutti i costi cambiare trasportino con un gatto in fase di risveglio: è iper eccitato, nervoso e più aggressivo, vi fareste del male inutilmente
- togliere il collare Elisabetta: molti proprietari non mettono il collare di notte perché “poverino, non riesce a dormire bene”. Il collare va messo soprattutto quando non potete supervisionare l’animale, quindi di notte, quando siete al lavoro, a scuola o altro
- ridurre i dosaggi e la frequenza dei farmaci prescritti: aspettatevi infezioni secondarie anche gravi
- trattare il cane come se fosse in punto di morte: molti proprietari per tutta la convalescenza del cane continuano a ripetergli che sta male, quanto soffre, poverino… State riversando ansia sul cane, tenetela per voi, il cane ha bisogno di tranquillità e di essere trattato normalmente, non come se stesse per morire. Se voi steste male e qualcuno vi ripetesse per tutto il giorno “Che brutta cera che hai”, come vi sentireste? Non stupitevi se poi, dopo l’intervento, il cane cambia comportamento: siete stati voi i primi a cambiarlo, lui reagisce solo di conseguenza alla vostra
Foto: Pixabay