Cerca la sua vendetta dopo sei anni in cui ha vissuto nella paura
La storia che stiamo per raccontavi oggi è piuttosto dura, ma purtroppo è reale. Ci fa capire come sia brutta la vita oggi, in questo mondo malato e come a volte, chi può cambiare le cose, non lo fa, nemmeno quando possiede in mano il potere più forte, la legge!
Era novembre del 2010, quando un uomo, allora cinquantenne, di nome Zabhullah Boota, è stato accusato di aver abusato sessu@lmente di una bambina di otto anni e di aver costretto un tredicenne a partecipare alla scena. Nonostante abbia traumatizzato una povera bambina e rovinato la sua vita, non è stato arrestato. Dopo la causa, il giudice lo ha condannato ad un ordine comunitario con due anni di supervisione ed è finito sul registro dei pedofili. Per quale motivo un pena così ingiusta? Perché secondo il suo parere, l’uomo non era stato in grado di intendere e di volere, poiché soffre di difficoltà di apprendimento e disabilità fisiche. La cosa che più ha deluso la famiglia della piccola, non è stata solo la decisione del giudice, ma il fatto che quel mostro sia rimasto a vivere nella stessa città. La bambina è cresciuta con la consapevolezza di poterlo rivedere, con la paura di essere vista con occhi diversi dalla gente e di non essere mai una ragazza normale in futuro, perché la sua vita sarebbe stata condizionata per sempre da ciò che le è accaduto. Sono passati gli anni ed è cresciuta nella paranoia, continuava ad avere gli incubi, finché oggi non è arrivata all’età di 14 anni.
Un giorno ha deciso di mettere fine a tutto, è andata a casa di colui che le aveva rovinato la vita e lo ha accoltellato, davanti alla sua famiglia, ai suoi due bambini. L’uomo è stato portato con urgenza in ospedale, dove i medici sono riusciti a salvargli la vita. La giovane impaurita e con i sensi di colpa, è andata alla stazione di polizia ed ha subito confessato il suo tentato omicidio.
Il caso ha voluto che il giudice, Jonathan Durham Hall, oggi ha deciso di non disporre il suo arresto. Secondo lui, la ragazza è stata delusa dalla legge e voleva solo, in qualche modo, far fuori ciò che le aveva rovinato la vita. Era una sopravvissuta e mandarla in prigione, sarebbe stato un disonore!
E’ stata condannata ad un ordine di riabilitazione per i giovani, della durata di due anni.
La vicenda è ancora fresca, non si hanno ulteriori informazioni.
Voi, cosa ne pensate?