L’uomo con il suo cane in montagna
Scegliere di passare e vacanze nelle montagne del Cile per poter godere di aria fresca e pulita, tranquillità e tanto riposo furono per questa coppia solo un sogno. Stavano percorrendo i sentieri che costeggiano i monti, il panorama bellissimo e pochi incontri. Notano un uomo scendere da un sentiero, l’uomo era dismesso e sporco, una faccia molto seriosa
ma a loro quell’uomo diceva qualcosa. Aveva una zappa in mano, era sporca di qualcosa, qualcosa di rosso. Ad un certo punto si apre un ricordo, quell’uomo lo avevano incontrato poche ore prima a valle, ma non era solo, aveva un cane insieme a lui. Non era neanche a guinzaglio, lo seguiva con ubbidienza. “Un brivido di paura mi ha attraversato il corpo, sono andato sul sentiero, ho camminato fino a che un lamento ha attirato la mia attenzione. Era lì. immobile, un flebile respiro per alcuni secondi, poi più nulla. Quel segugio era stato colpito ripetutamente con la zappa dal suo umano spietato e malvagio. L’ho avvolto nella mia giacca per portarlo da un veterinario, ma tutto risultò inutile. Ho avvertito la polizia e ho sporto denuncia, sono andato nei paraggi fino ad aiutare ad individuare l’uomo, un cacciatore di settantadue anni. Di questa vacanza rimane solo la delusione di vedere quanta ignoranza circonda il meraviglioso mondo degli animali, quel cane che segue il suo carnefice con fedeltà e amicizia mi spezza il cuore, non ha capito dove lo stava portando, non lo avrebbe mai immaginato tanto male. “Non faceva più il suo dovere, era vecchio!” Questa la terrificante risposta che rimbomba nella mia testa. Sarò sul banco dei testimoni, non farò nessun passo indietro, cercherò di farlo condannare, me ne frego dei suoi settantadue anni, anche il cane era anziano e lui lo non ha avuto pietà. Quando il mondo inizierà a rispettare i cani e gli animali, allora potremo definirci esseri civili, fino ad allora, siamo spazzatura!
che schifo
lo ha seguito pensando di andare a spasso con il suo papà
buon ponte dolce anima
non basteranno altri 2000 anni per chiedere perdono del male che facciamo