Le parole di una mamma riguardo l’allattamento prolungato.
Amy Hardcastle e il suo allattamento prolungato con suo figlio Max di 5 anni
La protagonista di questa storia è una mamma che vuole parlarci dell’allattamento prolungato. Il suo nome è Amy Hardcastle, ha ventisette anni e viene dal Lancashire. Suo figlio ha cinque anni e lei ancora lo allatta al seno. Il suo scopo è quello di incoraggiare le altre mamme a non togliere la possibilità ai propri figli, se ne hanno la possibilità, di essere allattati al seno, indipendentemente dalla loro età.
Amy mostra le immagini di suo figlio Max e dei momenti in cui lo allatta, spiegando che condivide con lui anche il momento del bagnetto, entrambi nudi e avvolti dall’amore tra madre e figlio. Questa donna vuole sfatare ogni mito sull’allattamento, poiché secondo lei non esiste una cosa più bella e naturale. Il latte è nutriente, rafforza il rapporto madre e figlio e da al bambino la giusta sicurezza di cui ha bisogno per affrontare la vita. Quando Max è nato, a luglio 2013, inizialmente Amy non si sentiva a proprio agio ad allattare il suo neonato, ma poi, tuttavia, ha acquisito lentamente la fiducia necessaria per farlo in pubblico ogni volta che il piccolo ne aveva bisogno. Questa mamma si è anche unita a diversi gruppi di supporto locale, per l’appunto favorevoli all’allattamento al seno prolungato. “Mio figlio è stato nutrito esclusivamente con il latte materno fino all’età di sei mesi, dopo di che ha introdotto il cibo come qualsiasi altro bambino, ma ho continuato ad allattare Max fino a 5 anni. Ancora oggi lo allatto due volte a settimana. Non sento ancora di dover interrompere e nemmeno lui. Ho deciso di parlarvene perché so qual è il pensiero culturale ma non esiste cosa più naturale.
L’allattamento al seno ha senso perché il mio corpo continua a produrre latte per sostenere e nutrire il mio bambino.
Non do il latte materno a mio figlio per il cibo, se ha fame, mangia come un bambino normale. Glielo do quando ne ha bisogno
Ho molto sostegno dai miei amici ma ci sono persone e familiari che pensano che sia strano, e lo capisco. Io, però, non lo considero tale, quindi cerco di normalizzarlo. Non giudico le mamme che non lo fanno, ma auguro a tutte quelle che stanno affrontando questa nuova esperienza, di avere il supporto necessario e di seguire solo il loro istinto, senza curarsi di ciò che pensano le persone che le circondano.
Smetterò soltanto quando sia io che Max saremo pronti”.
Voi cosa pensate riguardo questo discorso?
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