Aura e il ritrovamento del cane con il catenaccio al collo
Aura passeggia in riva al lago da una vita, è la sua abitudine, quando stacca dal lavoro o quando ha il giorno libero, è sempre quella la sua tappa. Quel giorno il destino aveva messo sulla sua strada un bisognoso, e il perché lo scopriremo tra poco. Racconta la ragazza, di averlo visto trascinare il suo stesso corpo
usciva dall’acqua sfinito, privo di forze trainava un peso troppo grande per chiunque, figuriamoci per uno scricciolo così piccolo. Aura si avvicina, capisce che quel cane ha bisogno di cure, guarda al collo e vede catene e ferraglie attaccate, qualcosa di strano era appeso al suo collo, sembrava una piccola cassaforte. Aura lo porta immediatamente dal veterinario, il medico cerca un arnese in macchina, i ferri in dotazione non erano adatti, poi si avvicina al piccolo e lo libera. Ad Aura viene spiegato che quel cane era destinato ad annegare e rimanere nei fondali del lago, il peso serviva per mandarlo giù e non farlo più riemergere. Quel cane aveva sicuramente un padrone che aveva deciso di disfarsi di lui in modo definitivo.
Aura sconvolta pubblica tutto sui social, facendo chiaro appello a tutti.
Cercava informazioni sulla sua vita passata, se il piccolo aveva una casa qualcuno lo doveva aver pur visto. I commenti iniziano ad avvicinarsi alla verità, così un uomo si fa avanti affermando che quello è il suo cane e che era sparito da giorni. Ma Aura ormai non si fida più e decide di sporgere denuncia lo stesso e sistema il cane in rifugio. Le indagini partono
la giovane va ogni giorno a trovare il piccolo
e se verrà tutto confermato, cioè che si tratta di abbandono e altro, la donna prenderà con se il cagnolino. Eccola nella foto qui sotto
In questo nostro paese, dove nessuno ha il coraggio di fare molto per loro, Adua è un esempio da prendere.