Cagnolino randagio rimane bloccato con la testa in un barattolo di plastica
Una postina ha visto il povero cagnolino che si dimenava senza risultato in strada. Ha tentato di aiutarlo, ma lui scappava in continuazione
La strada può essere davvero piena di insidie per i poveri cuccioli randagi o domestici che scappano di casa. Il cagnolino protagonista della storia di oggi, per esempio, è rimasto bloccato con la testa in un barattolo di plastica. In quel modo non poteva mangiare o bere e la cosa peggiore era che quando qualcuno tentava di avvicinarsi a lui per aiutarlo, lui si allontanava spaventato.
La prima persona ad accorgersi di questa povera creatura in difficoltà è stata una postina di nome Brittany Dunn. Magari non la prima a vederlo, ma sicuramente la prima che, quando lo ha visto, ha capito di dover fare qualcosa per aiutarlo.
Ero come al solito a lavoro e prima di consegnare una lettera ho visto questo cane che se ne andava in giro con un barattolo sulla testa. Era evidente che la cosa non gli piaceva, ma quel secchio era così stretto che non sarebbe mai riuscito a toglierlo da solo.
Dopo aver chiesto aiuto ad un abitante del posto, Brittany ha cercato in tutti i modi di avvicinarsi a lui per aiutarlo a togliere quell’oggetto dalla sua testa. Ma il cucciolo era così spaventato e confuso che non si fidava di loro e appena li vedeva avvicinarsi scappava via.
I due buoni samaritani hanno capito che da soli non avrebbero mai potuto aiutarlo. Così Brittany ha scattato delle foto e, quando è tornata a casa, le ha pubblicate su internet.
La risposta di tutta la comunità è stata straordinaria. Dopo qualche ora ben 35 persone erano pronte a trovare il cucciolo e aiutarlo a liberarsi del secchio dalla testa.
Il cagnolino è finalmente libero
Dopo ore di ricerche, a trovare il cagnolino è stata un’altra postina: Ashley Smith. Lei è la persona che è riuscita ad intercettare per prima il cucciolo e tenerlo fermo.
In pochi istanti ha poi tolto il secchio, liberandolo così di quella specie di prigione per la testa.
Inutile dire che non appena i volontari gli hanno messo davanti crocchette e dell’acqua, il cucciolo ha divorato e bevuto tutto in pochi istanti.
Ora, per il rifugio che ha preso in carico il povero ragazzo sfortunato, non resta altro che trovare una famiglia amorevole che badi a lui e che lo ami per sempre.