Capotreno e macchinista salvano la vita a un cane
A Lecce un capotreno e un macchinista salvano la vita di un cane che era agonizzante sui binari: ecco come sta il cucciolo
Da Lecce arriva una storia che ha dell’incredibile. Grazie alla prontezza di riflessi e di azione di un macchinista e di un capotreno, è stato possibile salvare un cane che si trovava in fin di vita lungo i binari della tratta ferroviaria che da Lecce porta a Martina Franca. Se non fosse stato per loro, con tutta probabilità sarebbe morto presto.
Il povero cane si trovava in fin di vita vicino ai binari delle Ferrovie del Sud Est, dove passano i treni che da Lecce vanno verso Martina Franca. Era il 9 gennaio ed era molto freddo.
Poco prima della fermata Salice-Veglie il macchinista si accorge che vicino i binari c’è qualcosa e ben presto capisce di cosa si tratta. È un cane, che con tutta probabilità è stato investito da un treno. Subito avverte il capotreno e si rendono conto che l’animale è in condizioni disperate, gravissime.
Il cane non aveva microchip: non si sa se sia un cane randagio o appartenga a qualcuno. E non si sa nemmeno da quanto tempo si trovava lì in quelle condizioni.
Quando i due uomini sono intervenuti per portarlo in salvo, il cane, ovviamente spaventato, ha cercato di fuggire, ma stava così male da non riuscirci. Il capotreno ha subito chiamato i soccorsi per dare una mano al povero animale: sono arrivati gli agenti della Polizia locale, i carabinieri della vicina stazione, i volontari dell’Ente Protezione Animali, i volontari dell’associazione San Francesco Amici degli Animali.
Il cane è poi stato portato in una struttura veterinaria di Trepuzzi dove è stato sottoposto a atutti gli accertamenti del caso. Il cane è piuttosto anziano, aveva freddo, la bava alla bocca e parzialmente paralizzato. Adesso dovrà essere sottoposto a ulteriori esami per sapere come si può aiutare quel povero animale che, senza l’intervento di macchinista e capotreno, non avrebbe sicuramente superato la notte.