Cello, il cane di 12 anni che scopre di avere un tumore
Aveva il 50% di possibilità di sopravvivenza, ma la sua padrona ha voluto rischiare: la storia del cane Cello
Quella di oggi è la storia di Cello, un Goldendoodle di circa 12 anni. Un giorno, la sua mamma umana Joan Garbutt, mentre gli stava facendo un bel bagno rilassante, ha sentito qualcosa al suo ginocchio. Era stranamente gonfio. Così ha deciso di scattare una foto e di mandarla al suo veterinario.
Quando ha visto la foto, il medico mi ha detto di portarlo da lui per un controllo. Mi ha prescritto degli antibiotici per ridurre il gonfiore, ma i giorni passavano e la situazione non migliorava affatto. Alla fine ha deciso di fargli un’ecografia.
È in quel momento che il veterinario ha scoperto la spiacevole diagnosi. Cello aveva un coagulo di sangue. Dopo vari esami e una tac, la realtà era ormai chiara: feocromocitoma. Si tratta di un tumore della ghiandola surrenale che spesso causa episodi di aritmie cardiache, ipertensione, episodi di svenimento, debolezza, cecità e morte improvvisa.
Il veterinario ha richiesto l’assistenza dei colleghi dell’Università della Florida. Elizabeth Maxwell, professoressa di oncologia chirurgica, ha definito quello di Cello, il tumore più grande che aveva mai visto.
Davanti a me c’erano due scelte, operarlo oppure no. Anche con l’intervento, aveva un tasso di sopravvivenza del 50%. Se però avrebbero avuto successo, per almeno altri 4 anni, Cello sarebbe rimasto parte della mia vita. Così ho accettato.
La ripresa del cane Cello
L’operazione e il recupero, sono stati devastanti per Cello. Ma pochi giorni dopo, le sue funzioni renali sono migliorate. Settimane, poi mesi e il cane stava sempre meglio!
Lo hanno definito un miracolo. Senza l’operazione sarebbe certamente morto in due settimane, massimo tre. Tutti insieme, medici di diversi reparti, tra i quali terapia intensiva, medicina interna, radiologia, anestesia e oncologia chirurgica, sono riusciti a rimuovere il tumore.
La mamma umana di Cello non smetterà mai di ringraziare i medici per ciò che hanno fatto. Grazie all’operazione, il suo cane potrà vivere altri anni felice, insieme a lei.
Questa storia ci dimostra che non bisogna mai perdere la speranza!