Chihuahua lotta per la vita dopo essere stato torturato da un branco di ragazzi
Un atto di crudeltà inaudita commesso ai danni di un cucciolo.
È pressocchè impossibile classificare sotto la voce di esseri umani coloro che commettono atti crudeli. Soprattutto quando a farne le spese sono creature indifese come gli animali che non hanno modo di difendersi né di denunciare quanto gli capita.
Ne è prova una storia che va raccontata nella speranza che possa contribuire a sensibilizzare sul maltrattamento degli animali e per prevenire in qualche modo che azioni del genere possa ripetersi in futuro.
Chunky è un chihuahua di 1 anno, ed è stato trovato sull’orlo della morte l’anno scorso. Il cucciolo è stato rapito da quattro adolescenti britannici sotto effetto di sostanze stupefacenti e sottoposto a torture indicibili.
Quegli adolescenti lo hanno preso a calci e lo hanno picchiato fino a spezzargli le zampe. E non è finita, purtroppo qui, perché quei criminali hanno anche bruciato il volto del cucciolo con un aerosol e un accendino. Dopo aver commesso questo scempio, hanno gettato il cagnolino in una discarica e lasciato lì a morire da solo.
Quando il chihuahua è stato scoperto e portato dal veterinario, i medici pensarono inizialmente che non ci fosse più nulla dafare. “Questo è stato il caso più inquietante con cui io abbia mai avuto a che fare”, ha raccontato Caroline Doe, ispettrice della RSPCA, ente di beneficenza che nel Regno Unito si occupa di animali. “Chi ha commesso quella crudeltà è stato un branco di giovani che hanno confessato di essere stati sotto l’effetto di droghe. La crudeltà che hanno inflitto al cucciolo è stata estrema, barbarica e imperdonabile”.
Dopo molte settimane di terapia intensiva e di riabilitazione, Chunky si sta lentamente rimettendo in forma ed è stato restituito ai suoi proprietari. Nel Regno Unito la legge impedisce agli autori dei maltrattamenti di possedere un animale domestico per cinque anni ma molti pensano che sia una punzione troppo blanda.