Dolore e tristezza, è morto Nebbia. Cosa è successo
Nebbia è morto in modo inaspettato: il racconto di mamma Sonia su ciò che è accaduto
La triste notizia, è stata diffusa sui social network: è morto Nebbia. Il cucciolone di pastore australiano, era conosciuto per i suoi numerosi interventi insieme alla sua collega umana Sonia Ricciu. Nebbia faceva parte della squadra dei volontari della Protezione Civile ed era sempre pronto a prestare il suo indispensabile lavoro nella ricerca delle persone.
Ha seguito per anni corsi di addestramento ed era anche un cane da pet therapy. Un cane in grado di confortare e aiutare le persone malate. La causa della sua morte, non è ancora chiara. Nebbia si è spento sul tavolo operatorio, tra le braccia della sua amata Sonia. I suoi colleghi, dopo il dolore della notizia, hanno voluto ricordarlo così:
Oggi ci ha lasciato uno dei nostri amici a 4 zampe, membro del nucleo cinofilo del Ver. Facciamo le condoglianze alla sua padrona e nostra collega Sonia e ringraziamo Nebbia per tutto il lavoro e l’amicizia dimostrata in questi anni. Ciao Nebbia!
Il racconto di Sonia sulla morte di Nebbia
Sonia ha spiegato che la causa effettiva della morte di Nebbia, non è ancora chiara. Il cane è morto durante l’operazione chirurgica. Aveva mangiato dei guanti in pelle o del veleno per topi.
Per Nebbia andrò avanti per capire in caso di avvelenamenti/intossicazioni come fare le diagnosi più rapidamente. L’unica certezza che ho, è che ha mangiato dei guanti di pelle martedì 24. Giovedì l’ho portato in clinica perché urinava sangue. Per loro i guanti non c’entravano nulla e aveva ingerito del veleno per topi. Hanno trattato l’emorragia, poi si è ripreso e stava bene.
Domenica eravamo a casa, ma poi è arrivata la febbre. È diventato giallo e pieno di ematomi sulla pancia. Hanno provato ad operarlo, ma non ha superato l’intervento.
La scomparsa di Nebbia ha lasciato un grande vuoto nel cuore di chiunque l’aveva conosciuto. Ora potrà continuare il suo meraviglioso lavoro di cane di supporto, per tutte le persone che si trovano in cielo.