Donna fa il massaggio cardiaco ad un ornitorinco e lo salva dall’annegamento
Questa donna è uscita per vedere quanti danni avesse fatto l'alluvione. Non immaginava che stava per salvare la vita di un piccolo ornitorinco
La speranza è sempre l’ultima a morire. Questa è la frase che viene subito in mente leggendo ciò che è capitato ad una donna di nome Penelope, che si è inaspettatamente ritrovata a salvare la vita di un povero ornitorinco che stava per morire annegato. Tutto è iniziato quando nella città, devastata da violente e persistenze piogge, si è creata una vera e propria alluvione.
Le alluvioni possono creare molti danni e disagi a case, persone e automobili. Ma a soffrirne più di tutti sono senza dubbio i poveri animali. Loro spesso non hanno una casa in cui rifugiarsi e aspettare che l’emergenza rientri, quindi sono tantissimi quelli che muoiono annegati.
Penelope, la donna protagonista di questa vicenda, aveva trascorso gli ultimi giorni rinchiusa in casa. Le forti piogge non hanno permesso a lei e ai suoi concittadini di uscire e, allo stesso tempo, avevano causato una forte alluvione.
Quando l’emergenza sembrava che stesse rientrando, la donna è uscita di casa per prendere un po’ di aria e per valutare quanti e quali danni l’alluvione stessa avesse fatto. Lei non poteva certo immaginare che quella passeggiata si stava per trasformare nel salvataggio di una povera vita.
Penelope si è avvicinata su un piccolo ponte dove l’acqua si stava ritirando pian piano, quando ha notato che in mezzo al percorso pedonale c’era una strana macchia di pelo nero.
All’inizio era convinta che si trattasse di un povero cagnolino morto annegato, ma più si avvicinava, meno quel grumo nero sembrava un cane.
Una volta arrivata sul punto esatto, ha visto che si trattava di un cucciolo di ornitorinco. Era immobile e non respirava nemmeno.
Il piccolo Ornitorinco è salvo
Penelope era convinta che fosse ormai morto, ma ha comunque deciso di fare un tentativo. Con due dita ha fatto al povero animale una sorta di massaggio cardiaco, ma sapeva già che molto probabilmente non sarebbe servito a nulla.
Dopo alcuni minuti, invece, contro ogni aspettativa quel cucciolo si è mosso. Ha tossito, ha sputato acqua ed ha alzato la sua testolina.
Dopo un po’ di tempo, che è servito all’ornitorinco per riprendersi, si è allontanato.
Lui non era abituato a trattare con le persone, ma se avesse saputo farlo, avrebbe certamente ringraziato la sua eroina. Colei che gli ha salvato letteralmente la vita.