Faenza, prende a calci il suo cane in pieno centro: “l’ho fatto per educarlo”
Prende a calci il suo cane davanti a tutti, in pieno centro a Faenza: "volevo insegnargli l'educazione"
La vicenda è accaduta a Faenza, dove un uomo di 31 anni è stato denunciato dai Carabinieri, per aver preso a calci il suo cane. Si è giustificato dicendo che lo aveva fatto per educarlo, perché l’animale è troppo vivace. Diversi abitanti si sono ritrovati costretti a guardare l’orribile scena di un padrone che prendeva a calci al ventre il suo animale domestico e poi lo tirava per una corda, in pieno centro, sotto gli occhi di tutti.
Dopo l’allerta all’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali, i volontari hanno sporto denuncia alle forze dell’ordine, che di conseguenza hanno avviato le indagini. Dopo la testimonianza di tutti coloro che hanno assistito alla scena, gli uomini dei Carabinieri si sono presentati alla porta del 31enne.
Non era la prima volta che maltrattava il suo animale. Il cane, un incrocio di dogo argentino e pitbull, reagiva in modo aggressivo alla vista di ogni altro cane e il suo padrone per metterlo a tacere, lo picchiava.
Il 31enne è stato denunciato per maltrattamento verso gli animali e il povero dogo argentino è stato sequestrato e affidato al canile di Faenza, dove dovrà rimanere fino alla decisione del giudice riguardo il suo destino e le responsabilità del suo padrone.
In molti sono convinti che i dogo argentino o i pitbull siano animali pericolosi, ma gli esperti hanno più volte ribadito che il carattere del cane è il padrone a formarlo, soprattutto quando viene adottato da cucciolo. Un cane che viene costantemente trattato con la violenza, non può altro che essere violento. Un cane che in tutta la sua vita ha conosciuto soltanto le botte, non può far altro che attaccare gli altri, come arma di difesa o per colpa di tutta la rabbia che ha accumulato nella vita.
Gli educatori cinofili si occupano ogni giorno di rieducare animali come questo dogo, per permettere loro di avere una seconda possibilità dalla vita. Molto spesso sono lavori difficili, ma non bisogna mai perdere la speranza.