Filaria nel cane: sintomi, cause e prevenzione
Tutto sulla filariosi nel cane: cause, cos'è, sintomi, diagnosi, prevenzione e cura.
La filaria nei cani è una grave malattia cardiaca trasmessa dalle zanzare. Anzi: la malattia è la filariosi cardiopolmonare, provocata da un parassita, un nematode chiamato filaria. La filariosi non va confusa con la Leishmaniosi o la Leptospirosi, si tratta di malattie del tutto differenti. La filariosi non colpisce solamente i cani, ma anche i gatti e i furetti: in queste specie è ancora più grave e fulminante, bastano anche solo un paio di filarie per causare morte improvvisa visto che il cuore di gatti e furetti è più piccolo di quello di un cane.
Filaria nel cane: cos’è e cause
La filariosi cardiopolmonare nel cane è provocata dal nematode Dirofilaria immitis. Esiste anche la Dirofilaria repens, responsabile della filariosi cutanea. In entrambi i casi troveremo microfilarie in circolo, ma la Dirofilaria repens non provoca positività al test che solitamente si fa per dimostrare la positività alla Dirofilaria immitus.
Modalità di trasmissione della filaria nel cane
Parlando di modalità di trasmissione della filaria, ecco che tutto inizia con una zanzara infetta che punge un cane. Non si ha alcuna predisposizione di razza, sesso o età: la filaria colpisce tutti, anche i cani che vivono in appartamento. Questo perché le zanzare entrano anche in casa. La zanzara punge un cane infetto, si nutre del suo sangue e assume in sé le microfilarie L1. Nella zanzara queste microfilarie diventano L2 in una settimana e L3 nella seconda settimana. Le L3 si localizzano poi nella bocca della zanzara: quando questa pungerà un altro cane, gli trasmetterà le microfilarie L3.
Le L3 nell’arco di un paio di settimane arrivano nei capillari sanguigni e si trasformano in L4. A questo punto nell’arco di 2-3 mesi, diventano L5. Arriviamo così intorno ai quattro mesi, quando le filarie arrivano nel cuore del cane: alcune di esse diventano adulte, si riproducono e generano le L1, quelle che la zanzara ingerendo trasmetterà ad altri cani.
Sintomi della filaria nel cane
Il ciclo vitale della filaria è molto lungo, oltre al fatto che bisogna dare tempo alla filaria adulta di danneggiare il cuore prima di vedere dei sintomi. Questo spiega perché i sintomi della filaria nel cane possono manifestarsi anche mesi o anni dopo l’effettiva infezione primaria.
I sintomi della filariosi nel cane vengono suddivisi in quattro classi:
Classe 1: forma lieve o subclinica
L’esame del sangue è positivo, ma la filaria non ha ancora provocato sintomi.
Classe 2: forma moderata
A causa dell’aumento dei parassiti, compaiono i primi sintomi di insufficienza cardiaca:
- affaticamento eccessivo
- intolleranza all’esercizio fisico
- stanchezza
- dispnea
- dimagramento
- presenza di un soffio cardiaco
Classe 3: forma grave
Le filarie sono aumentate così tanto di numero da danneggiare e ostruire cuore e arterie polmonari. I sintomi di insufficienza cardiaca peggiorano nettamente:
- grave dimagrimento
- anoressia
- abbattimento
- polipnea
- dispnea grave anche a riposo
- tosse
- emottisi (il cane tossisce sangue)
- epistassi (sangue dal naso)
- anemia
- insufficienza cardiaca
- soffio cardiaco
- ascite
- tromboembolismo
Classe 4: forma gravissima
Definita sindrome della vena cava in quanto le filarie hanno finito per occupare anche la vena cava, si ha alto rischio di morte improvvisa con prognosi riservata.
Diagnosi di filariosi nel cane
La diagnosi di filariosi nel cane prevede non solo di effettuare l’apposito test anticorpale per valutare la positività della malattia e la ricerca delle microfilarie in circolo (assenti in caso nel cuore ci siano solo filarie maschi o filarie femmine), ma anche una serie di esami volti a stabilire lo stato di salute generale del cane e la classe della filariosi. Di sicuro bisogna aggiungere una serie di esami del sangue completi e una visita cardiologica con radiografia toracica e ecocardiografia. Spesso con l’ecografia si vedono le filarie adulte nel cuore.
Vanno anche esclude altre patologie concomitanti, come la Leishmaniosi e l’Ehrlichiosi. Spesso, infatti, queste malattie si presentano in contemporanea.
Cura e terapia della filaria nel cane
La terapia della filaria nel cane dipende dalla classe della malattia e dallo stato di salute generale del cane. Dalla filaria si guarisce, ma molto dipende dalla classe della malattia e dal danno cardiaco: una volta che il cuore è danneggiato, quello non guarisce e potrebbe essere necessaria una terapia cardiaca a vita.
La cura della filaria prevede l’eliminazione delle filarie adulte o tramite l’iniezione di un adulticida (iniezione di melarsomina, derivato dell’arsenico, molto dolorosa da fare nei muscoli lombari in quanto provoca necrosi del muscolo, quindi non da fare nei muscoli della coscia) o tramite la somministrazione per lunghi periodi (anni) del farmaco (ivermectina) che si usa solitamente per la prevenzione (non tutte le molecole per la prevenzione sono registrate a tale scopo). Ma attenzione: anche se questa seconda terapia sembra meno rischiosa, in realtà potrebbe provocare ipertensione polmonare.
Bisogna poi effettuare tutta la terapia di contorno: quando le filarie muoiono, si ha rischio di tromboembolismo, quindi bisognerà adottare apposita terapia anticoagulante. Inoltre bisognerà somministrare anche terapia antibiotica a base di doxiciclina per eliminare un parassita simbionte della filaria, la Wolbachia, che ne favorisce la crescita.
Nei casi molto gravi (classe 4), poi, è prevista anche la rimozione chirurgica delle filarie.
In tutti questi casi il cane va tenuto a stretto riposo.
Prevenzione della filaria nel cane
Prevenire la filaria nel cane è facile: una volta effettuato un esame del sangue di controllo e essersi assicurati la negatività del cane, basta somministrare gli appositi prodotti per la prevenzione prescritti dal vostro veterinario. Esistono compresse per la filaria, prodotti spot-on e anche una puntura per la filaria (non è un vaccino).
Questi prodotti vanno somministrati regolarmente nel periodo pericoloso per la filariosi, quindi da marzo/aprile fino a ottobre/novembre (quando le temperature medie sono di 19 gradi o superiori). Ci sono zone dove poi è endemica, nelle quali la profilassi per la filaria viene somministrata tutto l’anno al cane.
Vale poi la pena di ricordare che, nonostante alcune pubblicità ingannevoli, la sola applicazione dei repellenti per cani non basta per scongiurare la filaria nel cane: una zanzara potrebbe sempre decidere di pungere il cane e se il cane non è protetto dall’apposita profilassi, rischia di contrarre la malattia.